Londra fa un tuffo in piscina: cominciano i campionati europei

Federica Pellegrini
Le gru assediano la Regina: il Queen Elizabeth Park, come è stato ribattezzato il parco olimpico del 2012, sta diventando la legacy che voleva essere e tutto intorno...

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Le gru assediano la Regina: il Queen Elizabeth Park, come è stato ribattezzato il parco olimpico del 2012, sta diventando la legacy che voleva essere e tutto intorno fioriscono palazzi di una nuova città; l'Aquatics Centre è un'astronave più piccola rispetto alla dimensione che fu, giacchè non c'è più bisogno di 15 mila posti, quanti ne pretendono i Giochi, ma ne bastano poco più di un quinto e tutti gli altri sono già stati riciclati altrove per il Regno Unito giacché la filosofia nuova è “non si butta niente” ed è stata fortunatamente abbandonata la costruzione delle cattedrali nel deserto. E' qui, appena fuori la Central London, che da oggi l'Europa s'affronta in acqua per i suoi campionati continentali, con l'involontaria ironia di trovarsi nella capitale che rischia d'amare meno d'ogni altra l'Europa (almeno una certa Europa) tanto da volersene chiamar fuori. Ma non dall'Europa dello sport: non conoscerà Brexit, quest'ultima; anzi lo sport potrà essere di quelle cose che serviranno a tenerci tutti insieme, noi europei.


ALLA RISCOSSA
È qui, in queste acque amare per lei, che l'Italia torna e spera di farlo alla grande dopo l'olimpiaca delusione di quella Londra: sarà, in senso sportivo-medagliato, la prima settimana europea di Giorgio, l'ultima di Tania, synchro e tuffi rispettivamente, nell'attesa dell'irrompere natatorio, settimana prossima, la Pellegrini da staffetta e Paltrinieri.

Giorgio Minisini è il ragazzo del sincronizzato che sta dando lustro mascolino a questa specialità fin qui riservata alle donne: è medagliato mondiale, di bronzo; in Europa vorrebbe di più, lui che presenta una coreografia che privilegia il lato maschile al lato delicato del balletto. Tania Cagnotto, il cui papà Giorgio proprio mezzo secolo fa a Utrecht aprì i tuffi d'Italia in Europa, vorrebbe fare qui quel che non ha fatto nessuno mai: quattro-gare-quattro da dorare, ma aggredendole con il sorriso. Vedremo: per i due eroi di questa prima settimana il gran giorno è mercoledì. Per Paolo Barelli, presidente del nuoto azzurro, è stato ieri: è stato conferrmato presidente europeo con tre quarti dei voti validi. L'Italia è riconosciuta potenza natatoria sui fiumi d'Europa: sul Tevere meno assai...
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Il Messaggero