Le gru assediano la Regina: il Queen Elizabeth Park, come è stato ribattezzato il parco olimpico del 2012, sta diventando la legacy che voleva essere e tutto intorno...
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ALLA RISCOSSA
È qui, in queste acque amare per lei, che l'Italia torna e spera di farlo alla grande dopo l'olimpiaca delusione di quella Londra: sarà, in senso sportivo-medagliato, la prima settimana europea di Giorgio, l'ultima di Tania, synchro e tuffi rispettivamente, nell'attesa dell'irrompere natatorio, settimana prossima, la Pellegrini da staffetta e Paltrinieri.
Giorgio Minisini è il ragazzo del sincronizzato che sta dando lustro mascolino a questa specialità fin qui riservata alle donne: è medagliato mondiale, di bronzo; in Europa vorrebbe di più, lui che presenta una coreografia che privilegia il lato maschile al lato delicato del balletto. Tania Cagnotto, il cui papà Giorgio proprio mezzo secolo fa a Utrecht aprì i tuffi d'Italia in Europa, vorrebbe fare qui quel che non ha fatto nessuno mai: quattro-gare-quattro da dorare, ma aggredendole con il sorriso. Vedremo: per i due eroi di questa prima settimana il gran giorno è mercoledì. Per Paolo Barelli, presidente del nuoto azzurro, è stato ieri: è stato conferrmato presidente europeo con tre quarti dei voti validi. L'Italia è riconosciuta potenza natatoria sui fiumi d'Europa: sul Tevere meno assai...
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Il Messaggero