Spendendo una buona dose di fatica, il Barcellona ha vinto la prima partita della nuova Liga e, incredibile, ha distanziato subito il Real Madrid, scivolato su un pari senza...
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Ha stupito, ad esempio, la prestazione nebulosa di Leo Messi: un rigore fallito, linee di passaggio poco indovinate, stanchezza latente. E, per dirne un’altra, gli infortuni di Busquets e di Dani Alves hanno completato il disegno di un Barcellona piuttosto scricchiolante, impreciso, ancora parziale, si potrebbe azzardare. Se non altro, sfruttando anche una certa miopia dell’Athletic, ha conquistato il successo.
Non ha saputo far altrettanto il nuovo Real Madrid di Rafa Benitez. Giocava a Gijon, nelle Asturie, la città natale di Luis Enrique, e ha rimediato soltanto un pareggino privo di gol ed emozioni (0-0). Da registrare giusto una traversa colpita dall’ex romanista Sanabria e alcune opportunità mancate da quel fuoriclasse che è Cristiano Ronaldo. Discreto, infine, l’esordio madridista di Kovacic, subentrato a Isco dopo 71 minuti. Bruciato in partenza dal Barça e dall’Atletico Madrid di Simeone, il Real già deve vestire la maschera dell’inseguitore. Ma è ancora calcio d’agosto, non va dimenticato: e quel che appare acerbo, alle volte, ha solo bisogno di maturare un poco. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero