Superclasico, nuovo rinvio. Esposto del presidente del Boca Juniors: «Voglio la vittoria a tavolino». Martedì si decide la nuova data

Superclasico, nuovo rinvio. Esposto del presidente del Boca Juniors: «Voglio la vittoria a tavolino». Martedì si decide la nuova data
Il presidente della Conmebol (la Uefa sudamericana), Alejandro Dominguez, ha dichiarato che «non ci sono oggi le condizioni per giocare la finale della Coppa Libertadores...

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Il presidente della Conmebol (la Uefa sudamericana), Alejandro Dominguez, ha dichiarato che «non ci sono oggi le condizioni per giocare la finale della Coppa Libertadores River-Boca». Dominguez ha aggiunto che ora rientrerà ad Asuncion e che da là, dopo un esame approfondito della situazione, «annuncerà la nuova data dell'incontro».


Il Boca Juniors aveva chiesto ufficialmente alla Conmebol, la confederazione calcistica sudamericana, di non giocare oggi la finale di ritorno della Libertadores contro il River. Il club gialloblù ritiene che, dopo quanto è accaduto ieri, non sia possibile giocare ad armi pari.
«Dopo i fatti di violenza - scrive il club - e dopo averne constatato la gravità e le conseguenze che hanno avuto sui nostri effettivi, il Boca ritiene che non ci siano le condizioni per giocare e chiede il rinvio della partita». Vengono poi chieste anche «adeguate sanzioni» nei confronti del River Plate.
 

«Le partite si vincono e si perdono sul campo, però sono il presidente del Boca e non posso parlare a titolo personale ma tutelare gli interessi del club. Abbiamo fatto un esposto di 15 pagine e mi auguro di avere risposta adeguata dalla commissione disciplinare della Conmebol». Con queste parole, dette in una conferenza stampa appositamente convocata, il massimo dirigente del Boca Juniors Daniel Angelici fa capire che chiederà la vittoria per 3-0 a tavolino sul River, e quindi l'assegnazione della Libertadores (all'andata è finita 2-2), dopo quando è successo ieri. «Lo dobbiamo ai nostri tifosi - aggiunge Angelici -, perché so come si sentono rispetto a quanto successo nel 2015». Il presidente si riferisce al confronto degli ottavi di un'altra Libertadores, quando alla Bombonera dei supporter del Boca spruzzarono gas al peperoncino su dei giocatori del River che non furono in grado di riprendere a giocare e il River stesso ebbe partita vinta a tavolino, superando il turno. Ora la situazione sembra essersi capovolta e i gialloblù pretendono identico trattamento.

La Conmebol non sembra intenzionata ad accogliere la richiesta del presidente del Boca Juniors Daniel Angelici di avere partita vinta a tavolino contro il River, e quindi di vedersi assegnata 'd'ufficiò la Coppa Libertadores. Infatti la confederazione sudamericana fa sapere con un tweet che martedì prossimo, 27 novembre, «verrà decisa la nuova data della finale di ritorno, in una riunione ad Asuncion (sede dell'ente n.d.r.) con i presidenti dei club finalisti, Boca Juniors e River Plate».


il numero uno del River, Rodolfo D'Onofrio, risponde al collega del Boca per dirgli di essere «molto sorpreso» dalla richiesta di sanzioni contro i rivali e quindi di avere partita vinta senza giocare. «Il presidente Dominguez della Conmebol mi ha chiamato per dirmi che ci aspetta martedì ad Asuncion - le parole di D'Onofrio -. Allora io vi dico che la partita si giocherà nel nostro stadio, il Monumental, e con la gente sugli spalti. La data potrebbe essere l'8 dicembre? È prematuro dirlo, ma non ho il minimo dubbio che la partita ci sarà».
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Il Messaggero