Lewis, di record in record nessuno può stargli dietro

Lewis, di record in record nessuno può stargli dietro
Nel giorno di King Roger, un altro fenomeno conquista l'Inghilterra, rafforzando i record di una straordinaria carriera. Fra i prati di Silverstone, con l'erba meno curata...

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Nel giorno di King Roger, un altro fenomeno conquista l'Inghilterra, rafforzando i record di una straordinaria carriera. Fra i prati di Silverstone, con l'erba meno curata di Wimbledon ma altrettanto prestigiosa, Lewis Hamilton dà spettacolo e scrive una pagina importante nella storia della velocità. C'era da ribattere alla sfortuna che lo aveva accompagnato nelle ultime due gare, la protezione dell'abitacolo in tilt a Baku e il cambio fuori uso con relativa penalizzazione in Austria. Soprattutto c'era da rispondere alla fuga del rivale Vettel che aveva già accumulato 20 punti di vantaggio. Motivazioni forti che però aggiungono poco quando un fenomeno sente odore di leggenda. Il GP d'Inghilterra, si sa, è il tempio del motorsport e davanti ai tifosi amici il driver britannico ingrana sempre una marcia in più. Domenica Lewis è stato sublime, perfetto. Si è preso tutto quello che c'era sul tavolo perché sa bene che solo facendo così si tolgono certezze agli avversari. Un approccio tipico dei cannibali che quando arriva il momento ingaggiano una sfida esclusivamente con se stessi. Una lezione che Hamilton ha imparato da Senna, il suo idolo da bambino, e ora che ha in bacheca il casco di Ayrton ripete con maggior vigore. Lewis è stato il più rapido in qualifica staccando tutti di oltre mezzo secondo, ha controllato la gara dal semaforo alla bandiera a scacchi e per prendersi l'hat trick a 3 tornate dalla fine è andato a strappare il giro più veloce al compagno Bottas che lo aveva realizzato con coperture più morbide e più fresche. Così, per la quinta volta ha vinto la battaglia d'Inghilterra, una performance in precedenza alla portata solo di Clark e Prost. Nessuno però era mai riuscito a dominare nel Regno Unito per 4 volte di fila, alla guida della stessa auto. Il suddito di Sua Maestà è il pilota che ha conquistato più punti (2.423 contro i 2.285 di Vettel), è secondo per numero di vittorie dietro a Schumi (91 a 57) ed è ormai ad una sola pole dal primato di Michael (67 a 68, Ayrton si è fermato a 65). Hamilton ha centrato 14 hat trick, solo il 7 volte campione del mondo ha fatto meglio (22).


UN PREDESTINATO

Velocissimo, ma difficilmente scorretto e anche molto affidabile: è l'unico al mondo ad avere conquistato per ben 2 volte (nel 2015 e nel 2016) 17 podi in una sola stagione. Lewis è arrivato fra i primi 3 in oltre la metà delle gare che ha disputato (110 podi in 198 partecipazioni). Superlativo sin da bambino fu ingaggiato da Ron Dennis quando aveva solo 12 anni. Nel 2003 conquista il titolo di Formula Renault 2.0 con 10 successi in 15 gare, nel 2005 domina le Euro Series di F3 con 15 trionfi su 20 corse, l'anno successivo, all'esordio, vince il titolo di GP2. È l'unico pilota ad aver centrato il titolo nella classe cadetta e in F1. Memorabile il suo esordio in F1 con una serie imbattuta di primati: perde il titolo all'ultima gara, vince 4 corse, parte 6 volte in pole e sale sul podio nelle prime 9 gare. Nessuno ha mai fatto un'impresa del genere. È anche l'unico ad aver vinto un gran premio ed essere partito almeno una volta al palo in tutte le stagioni che ha disputato (11), come è unico ad aver dominato 4 gran premi in un solo mese (luglio 2016). Nessuno ha vinto su 24 circuiti diversi e in 21 paesi differenti, nessuno ha ottenuto pole in 25 piste, nessuno è stato in testa per 18 corse consecutive, nessuno ha perso il titolo vincendo 10 gare nella stagione. Lewis ha sempre corso con il motore Mercedes nei 198 gran premi che ha disputato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero