Lepanto, scacco alla Vis Artena Mucili bis: «Vittoria fondamentale»

Lepanto, scacco alla Vis Artena Mucili bis: «Vittoria fondamentale»
La Lepanto Marino si rianima. A due mesi dall’ultimo successo in campionato, la formazione di mister Paolo Mazza ha sconfitto la Vis Artena (terza forza del girone A di...

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La Lepanto Marino si rianima. A due mesi dall’ultimo successo in campionato, la formazione di mister Paolo Mazza ha sconfitto la Vis Artena (terza forza del girone A di Eccellenza) con un pirotecnico 4-3. Il protagonista del match è stato indubbiamente Luca Mucili, autore di una doppietta e del gol che ha deciso la partita a una decina di minuti dalla fine. «Siamo stati ripagati della sfortuna avuta nei precedenti incontri. La squadra ha fortemente voluto questa vittoria e l’ha ottenuta con merito».

 
Per l’attaccante classe 1991 arrivato a dicembre dal Team Nuova Florida (dopo aver rotto con la Lupa Roma a inizio settembre) tre gol in quattro partite con la nuova maglia: un avvio decisamente promettente. «Sono contentissimo di aver fatto questa scelta – dice Mucili -. L’ambiente della Lepanto Marino mi ha accolto in maniera fantastica, dai compagni allo staff tecnico e alla società». Mister Mazza non ci ha messo molto a farlo “convivere” con Spaziani, prima punta come lui. «Per me è davvero un piacere giocare al fianco di uno come Alessandro. Un attaccante di grande spessore ed esperienza che ha mostrato sin da subito una grandissima umiltà. Tra l’altro abbiamo caratteristiche differenti e credo che ci possiamo completare bene anche dal punto di vista tecnico».
 
Mucili non ha grossi dubbi sulla salvezza del team marinese. «Il gruppo è valido e non merita quella classifica, speriamo di riuscire ad evitare i play out». Per l’attaccante, che l’anno scorso era alla Torres e l’anno prima al Mezzocorona in serie D, quello castellano potrebbe il trampolino di (ri)lancio giusto per tornare nelle categorie superiori. «Lavoro con questo stimolo, ma al momento sono fortemente concentrato nel far bene con la Lepanto» conclude Mucili. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero