Genoa-Lecce, ovvero tutto in 90 minuti. Una gara che potrebbe valere un'intera stagione, e mettere una parola quasi definitiva sulla voltata salvezza tra giallorossi e...
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Sulla situazione infortunati, ormai una costante in casa Lecce, Liverani è abbastanza chiaro: «Siamo numericamente corti. Deiola ha finito la stagione perché deve operarsi - continua -, Calderoni, seppur convocato, non è disponibile ma vuole partire per essere vicino ai suoi compagni. Ritroviamo Meccariello, una opzione in più che valuteremo nell'immediata viglia, mentre Tachtsidis si è riaggregato al gruppo. Lapadula potrebbe essere una soluzione, valutata sempre in base al minutaggio che può avere». Un passaggio sul Genoa: «Sarà un avversario diverso rispetto al girone d'andata. È cambiato l'allenatore, e a gennaio ci sono stati tanti nuovi innesti, soprattutto in esperienza. Sarà una partita totalmente diversa: partiamo - dice - con la voglia e con il temperamento di poter dire la nostra, con umiltà, ma senza paure», prosegue. Infine un pensiero amarcord sui grifoni, che per lui hanno rappresentato la prima esperienza in assoluto da allenatore in Serie A nel 2013: «Ho sempre detto che ognuno di noi ha un passato che va ricordato come tale. I ricordi servono per crescere e mantenere rapporti, ma quello che conta ora è il presente e il futuro. Perché nel mio futuro c'è ancora tanto da scrivere», conclude Liverani. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero