Le notti mondiali stavolta saranno un po’ meno magiche

Le notti mondiali stavolta saranno un po’ meno magiche
Seppur assorbita da tempo, l’assenza della nostra Nazionale a Russia 2018 rende questo Mondiale profondamente diverso dagli altri. Rassegnati al semplice ruolo di spettatori...

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Seppur assorbita da tempo, l’assenza della nostra Nazionale a Russia 2018 rende questo Mondiale profondamente diverso dagli altri. Rassegnati al semplice ruolo di spettatori non è facile comprendere il come porsi difronte alla manifestazione iridata che inizia oggi. Ognuno, probabilmente, vive un mix di sensazioni che si agitano tra loro: dalla delusione alla rabbia, dall’indifferenza alla passione. All’inizio potrà essere complicato, ma chi ama il calcio si farà certamente coinvolgere da un Mondiale mai così ricco di nazionali e campioni di altissimo livello. Il lotto delle favorite è certo: Brasile, Germania, Spagna e Argentina. In tanti confidano poi nella talentuosa Francia, mentre altri aspettano il definitivo salto di qualità del Belgio, senza dimenticare il Portogallo, Campione d’Europa. Difficile che la vincente esca da questo lotto di squadre, tenendo conto che solo il Brasile nel 58 è riuscito a espugnare il Vecchio Continente. Tante le nazionali in grado di vincere e soprattutto numerose le stelle pronte a brillare. Su tutte quelle di Messi e Cristiano Ronaldo in quello che potrebbe essere il loro ultimo Mondiale. Accanto ai due big una sfilza di protagonisti già acclarati o in cerca della consacrazione. Facile fare i nomi dei vari Neymar, Mbappé o Salah, stimolante puntare sull’ascesa di Alisson, Milinkovic Savic o Dybala. Il destino di ogni Mondiale è poi sempre lo stesso: consacrare squadre e campioni o decretarne il fallimento. Apprezzare nuove realtà calcistiche e scoprire talenti inaspettati. Che il gioco abbia inizio, purtroppo senza di noi.

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Il Messaggero