Lazio: Zaccagni incontenibile col Porto. Scocca un'altra freccia per Mancini, ma salterà il ritorno

Mattia Zaccagni (26), calciatore della Lazio
La Lazio torna a casa col boccone amaro da Oporto. All’Estádio do Dragão i biancocelesti assaporano la vittoria passando in vantaggio ma alla fine crollano...

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La Lazio torna a casa col boccone amaro da Oporto. All’Estádio do Dragão i biancocelesti assaporano la vittoria passando in vantaggio ma alla fine crollano sotto i colpi di Toni Martinez. Soddisfatto comunque Sarri: «Abbiamo giocato con personalità contro una squadra molto forte. Non è semplice arrivare qui e creare cinque occasioni da gol nitide». Un 2-1 per il Porto che in vista del ritorno all’Olimpico lascia tutto aperto anche se non basterà un semplice 1-0 per via del nuovo regolamento, che come tante altre cose non convince il Comandante: «Un punteggio che sarebbe stato buono (1-0, ndr) in realtà non lo sarà del tutto».

Lazio, ancora decisivo Zaccagni: colpo di tacco su schema da angolo

Sarri salva molti spunti nella serara di Europa League dove a fare la voce grossa ancora una volta è Mattia Zaccagni. Il numero 20 si conferma l’uomo del momento. Non scherzava in conferenza stampa: «In campionato mi sta riuscendo tutto, ma dovrò affrontare l’Europa League ancora meglio». La squadra dell’ex Conceição era stata avvertita. Scatti imprendibili con avversari comunque veloci, dribbling e quei gol che cominciano ad arrivare con continuità. Al Do Dragão è l’ex Hellas ad aprire le marcature al 23'. Schema da calcio d’angolo venuto alla perfezione: scambio tra Luis Alberto e Pedro, palla forte dentro e gol di tacco di Zaccagni accorso sul primo palo.

Un’applicazione talmente perfetta che fa esultare pure Sarri, di solito molto concentrato in panchina durante il primo tempo col suo taccuino. D’altronde Zac se lo era ripromesso. In quattro apparizioni prima di ieri non aveva ancora battezzato con un gol l’Europa League. Il ct Mancini dopo i timbri in campionato gli chiedeva anche una prova convincente in campo europeo dove il livello di alza, soprattutto contro bestie nere del calcio italiano come il Porto: «Negli ultimi undici ha eliminato Juventus e Milan», ha ricordato Sarri. Quest’ultimo si coccola il suo Zaccagni, autore di un altro gioiello con tanto di freccia scoccata per l’Italia. La sensazione ad oggi è che nessuno gli potrà togliere la chance di far parte del gruppo che si giocherà l’accesso a Qatar 2022 a marzo.

L'affare Zaccagni: preso a 7 milioni ora vale almeno il triplo

Unica macchia della serata: l’ammonizione. Al 76’ il numero 20 entra in ritardo su Uribe e dopo un tentennamento inziale l’arbitro Gözübüyük estrae il cartellino giallo dal taschino. Brutta notizia per Zaccagni che sfoga tutta la sua rabbia poiché realizza che salterà il ritorno per squalifica: era diffidato. Altra tegola per Sarri che con ogni probabilità recupererà Immobile, ma non avrà a disposizione quello che meglio ne sta facendo le veci. Secondo un dato Opta nessun centrocampista della Serie A da dicembre ha segnato gol (5) e fornito assist (4) quanto l'ex Hellas in tutte le competizioni (anche se bisognerebbe ragionare sul concetto di centrocampo a questo punto visto). Non sarà l’assenza col Porto a rovinare un momento magico per Zaccagni, giunto nella Capitale in prestito gratuito con obbligo di riscatto a poco più di 7 milioni pagabili in tre annualità. Oggi ne vale almeno il triplo: quando la parola “affare” non basta per rendere l'idea.

 

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Il Messaggero