Lazio, Parolo tuttofare: il capitano torna in cabina di regia

Foto TEDESCHI
Parolo al comando in questo frangente di difficoltà. In principio fu Pioli a Palermo a sperimentarlo, poi Conte agli Europei a consacrarlo. Adesso Marco torna in regia...

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Parolo al comando in questo frangente di difficoltà. In principio fu Pioli a Palermo a sperimentarlo, poi Conte agli Europei a consacrarlo. Adesso Marco torna in regia secondo i dettami d’Inzaghi. Con la squalifica di Leiva, Parolo chiave del prossimo film: «Spirito biancoceleste da ritrovare». Il centrocampista lo aveva già invocato dopo il ko di Napoli, domani sera col Verona dunque basta alibi. Almeno per lui, Parolo d’onore e massima concentrazione.

 
Anche in queste antiche vesti, Marco assicura il suo rendimento. Era stato l’unico con Radu a salvarsi nell’ultima disfatta casalinga col Genoa, a centrare d’esterno il suo quarto centro stagionale. Domani sera Parolo d’ordine, guidare e impostare. Rieccolo il tuttocampista da ex contro l’Hellas, dopo il riposo infrasettimanale. E’ rimasto a Roma, niente Bucarest. Eppure Parolo è ancora l’uomo più imprescindibile d’Inzaghi: 2518 minuti in campo, come nessun altro giocatore di movimento, solo Strakosha fra i pali ha un minutaggio maggiore. Al terzo posto ci sta Immobile, stavolta pronto a rimetterci la testa e i gol in campo, oltre al cuore. Dalla Romania intanto lo accusano: «Immobile ci ha ricordato che dovremo andare a Roma – sottolinea, fra il polemico e l’ironico Stoica, ds dello Steaua – ma lo sappiamo già. Non si sa perché sia invece venuto verso la nostra panchina a gridarci vergogna». La stessa urlata da Lukaku contro gli spalti per i buu al suo indirizzo, chissà se la Uefa stavolta interverrà con un giudizio. Intanto, smaltito il nervosismo, Jordan scalpita per un ulteriore utilizzo. Dipenderà dalle scelte in mediana.

BALLOTTAGGI

Parolo al posto di Leiva in regia è la certezza, Milinkovic al suo fianco un’altra mossa scontata. Il ballottaggio dunque è per l’altra mezzala. Murgia non ha convinto con il Genoa e soddisfatto a metà Inzaghi con lo Steaua, ma sarà squalificato al ritorno in Europa. Dunque Alessandro potrebbe fare il bis col Verona, ma c’è Lulic a insidiarlo stavolta: se Senad dovesse giocare da interno, Lukaku agirebbe ancora sull’esterno. Non arretrerà Luis Alberto, che il tecnico ormai vede quasi solo ed esclusivamente sulla trequarti. Sullo spagnolo però ora s’affaccia l’ombra di Felipe reintegrato e rigenerato, anche se dopo i capricci potrebbe essere eccessivo ridare subito un posto da titolare al brasiliano. Difficile invece rivederli in campo insieme. La verità è che da ieri Inzaghi sta preparando due formazioni. Non vuole uscire dalla Coppa, dunque dopo il risultato d’andata con lo Steaua bisogna metterci una toppa. Ovvero giocare la sfida di ritorno con tutti i big, per questo col Verona sarà valutata anche la ricandidatura di Luiz Felipe al centro della difesa. Il brasiliano, ancora ottimo in Europa League (ma anche lui squalificato per la prossima), contende un posto a de Vrij al fianco di Radu e Caceres. Nessun problema per Marusic, rimasto a riposo alla ripresa, ma pronto a riprendersi la fascia destra. Imperativo in due partite rialzare la classifica e la testa, Parolo ha preparato una pellicola doppia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero