«Se andiamo a Roma per vincere? Questo dovrà essere il nostro atteggiamento su ogni campo, non abbiamo tempo per fare calcoli. La Lazio vorrà fare la partita,...
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Fattore Olimpico «Lo stadio vuoto? Potrebbe essere un bene o un male. Potrebbero giocare più tranquilli senza i fischi -prosegue il tecnico che torna nella Capitale dove nella stagione 2004-2005 allenò la Roma-. Per quanto ci riguarda i ragazzi hanno acquisito consapevolezza e i risultati utili danno forza, stimoli ed energie. Abbiamo risorse importanti, anche il fattore mentale sarà fondamentale oltre a quello fisico, vediamo un lumicino sempre acceso che ci permette di sperare».
La formazione: «La squadra può migliorare, ci vuole forse più attenzione in determinate situazioni ma abbiamo acquisito delle sicurezze importanti. Esprimiamo un calcio fatto di aggressività e di intensità -prosegue Delneri-. La formazione? In attacco giocheranno Toni e Pazzini, hanno delle qualità importanti, sia dal punto di vista tecnico che della personalità. Domenica abbiamo creato molto, non solo su palla inattiva, e in attacco ci garantiscono delle situazioni pericolose. A centrocampo, al posto di Marrone, giocherà Greco. Furman diventerà un calciatore importante in futuro, ma ora deve crescere dal punto di vista fisico e abituarsi alla realtà italiana».
Brutta classifica: «Lotteremo fino all'ultimo, salvare il Verona sarebbe l'impresa più grande della mia carriera, la città lo merita, qui tutti danno il massimo, abbiamo l'entusiasmo che è un'arma in più, ce la mettiamo tutta. Se riuscissimo a salvarci, sarebbe una grande impresa, che forse non ha mai fatto nessuno». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero