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Ora c’è anche l’ufficialità, come preannunciato: finisce “sub iudice” Lazio-Torino. Così recita il comunicato di ieri del Giudice Sportivo per la gara non disputata della 25esima giornata di campionato. Non poteva fare altro, Gerardo Mastrandrea, bloccato dal preannuncio del ricorso, che oggi verrà depositato dal Torino per scongiurare – grazie all’articolo 55 delle Noif (le Norme Organizzative Interne della Figc), ovvero l’impedimento per causa maggiore a disputare l’evento – il 3 a 0 a tavolino. Nel documento ci sono tutte le carte dell’Asl piemontese e non solo: «Dimostreremo come il club di Cairo non si è giocato nessun bonus col Sassuolo – spiega l’avvocato granata Chiacchio – e il legittimo impedimento dovuto alla situazione di gravità della pandemia, sfociata con la variante inglese col massimo indice di contagiosità. L’Asl ha predisposto l’isolamento fiduciario, il cui conteggio di una settimana è partito il giorno dopo il 23 febbraio ed è stato precisato successivamente dall’autorità anche con un comunicato».
CONTRODEDUZIONI
Ora il Giudice Sportivo dovrà esprimersi non prima di martedì e dopo aver dato anche 48 ore di tempo per le controdeduzioni alla Lazio. Insomma presumibilmente si arriverà a una decisione fra giovedì e venerdì prossimo. Qualunque sarà la scelta di Mastrandrea ci sarà uno scontento e si andrà a processo. Difficilmente verrà data la vittoria al club di Lotito, che è pronto però a battagliare sino all’ultimo. I biancocelesti continuano a sostenere il bonus rinvio giocato da Cairo col Sassuolo e non dalla Lega in modo autonomo. A Roma contestano pure che i 7 giorni fissati dall’Asl per la quarantena sarebbero terminati il Primo marzo. Non solo.
PAR CONDICIO
I granata si sarebbero potuti presentare a Roma con la Primavera se fosse stata rinviata la gara del giorno prima dei ragazzi (1-1) col Bologna: «Competeva alla Lega, non era una decisione che spettava al Torino», risponde il legale Chiacchio.
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Il Messaggero