Acerbi e Immobile, fratelli d’Italia. Due perle per mandare ko il Torino, regalare a Inzaghi la tanto agognata continuità e soprattutto puntare con convinzione alla...
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Inzaghi, rispetto alla vittoria contro la Fiorentina, fa solo due cambi: Cataldi e Caicedo al posto dell’acciaccato Leiva e Correa. Milinkovic e Luis Alberto vanno a nozze. La Lazio prende subito in mano il pallino del gioco e mette sotto gli uomini di Mazzari. Straripanti i biancocelesti. In tribuna anche il ct Mancini applaude. Acerbi e Immobile gli fanno spuntare un sorriso enorme pari a quello dipinto sul volto di Inzaghi. Sblocca il centrale che raccoglie una palla e da circa 40 metri calcia di collo esterno mettendola sotto la traversa. Primo gol stagionale, non il primo con la maglia della Lazio. Lo scorso anno ne segnò tre. Un altro messaggio, se ancora ce ne fosse bisogno, per il Mancio. In Nazionale vuole il posto fisso. Non solo Francesco, c’è anche Immobile che sgomita. Merita un posto. Anzi è obbligatorio darglielo. I numeri sono stratosferici. Doppietta anche contro il Torino. La quarta stagionale, la ventunesima in biancoceleste. Gol di potenza e poi su rigore. Stavolta non lo ha lasciato a nessuno. Dodici centri in campionato. Tredici in totale. Superato Chinaglia nella classifica dei bomber all time della Lazio. E’ a meno uno da quota cento, che non vale certo per la pensione. Anzi. Vuole la scarpa d’oro, la Champions e l’Europeo. Immobile pigliatutto. Stravinto il duello con l’amico/rivale Belotti sfortunato nell’occasione dell’autogol. Immobile ora punta il Milan. Domenica sera a San Siro vuole fare la storia sfatando quel tabù che resiste dal 1989. Il fastidio al ginocchio è sempre lì ma stringerà i denti. Vuole continuare a trascinare la squadra in alto. Chance importante per la squadra di Inzaghi che deve dimostrare di essere grande. C’è anche lo scontro diretto Roma-Napoli. Obbligatorio approfittarne. Il quarto posto è lì.
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Il Messaggero