La Lazio investe su Radu: rinnovo del contratto e un futuro da dirigente

La Lazio investe su Radu: rinnovo del contratto e un futuro da dirigente
Radu a vita nella Lazio? «Sì, sicuramente sì», rispondeva convinto il difensore biancoceleste qualche giorno fa. Una dichiarazione d’amore in piena...

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Radu a vita nella Lazio? «Sì, sicuramente sì», rispondeva convinto il difensore biancoceleste qualche giorno fa. Una dichiarazione d’amore in piena regola. Certo ora ci sarebbe bisogno di sigillarla con una firma. Stefan ha un contratto in scadenza nel 2020, quando compirà 34 anni. Sta giocando bene, si sente bene e per questo vorrebbe prolungare ancora di qualche anno. Magari fino al 2022 come gli altri suoi compagni di squadra. «Per il rinnovo dobbiamo chiedere al presidente Lotito», scherzava dal palco del teatro Ghione, dove gli è stato consegnato il premio Lazialità. Una frase sibillina che dietro nasconde più di una semplice battuta. Eh già perché qualche chiacchierata informale con il numero uno Lotito c’è già stata. Si continueranno a parlare nei prossimi mesi, perché non c’è necessità di firmare subito. Piuttosto l’idea di cui hanno parlato è quella di un progetto a lunga scadenza. La Lazio vorrebbe trasformarlo in dirigente una volta chiusa la carriera da calciatore. Il piano è quello di andare a colmare quel ruolo mancante all’interno della società. In passato, per questa figura, erano stati fatti i nomi di Cristian Ledesma e Stefano Mauri. Alla fine le due ipotesi, per un motivo o per l’altro, non si sono concretizzate e allora ecco che il presidente Lotito ha pensato proprio a Stefan. Radu è nella Lazio dal 2008 e nel corso del tempo è diventato uno dei punti saldi della squadra. Anche i tifosi gli riconoscono attaccamento alla maglia. Carattere focoso e peso specifico all’interno dello spogliatoio, due caratteristiche che non dispiacciono nemmeno al ds Igli Tare, che sarebbe d’accordo con l’idea. Proprio per la sua indole fumantina, e non solo, questa estate ha declinato l’offerta della fascia di capitano. Ha preferito lasciarla al triumvirato fatto dall’amico Lulic, da Parolo e Immobile. Un senatore con un futuro ancora più in alto.

PICCOLI DUBBI
Tutti d’accordo? In realtà Radu si sente ancora giocatore e al momento abbandonare i campi di gioco non è una sua priorità, soprattutto in questo ultimo periodo dove sta giocando molto bene. Ha stupito Inzaghi e soprattutto se stesso. Non è un mistero che molti lo consideravano l’anello debole dei tre di difesa. Stefan però ha ribaltato i giudizi. Il tecnico biancoceleste lo ha schierato sempre titolare in queste prima 14 giornate di campionato. Un totale di 1123 minuti giocati, appena 137 di riposo. Ha potuto tirare il fiato in Europa League dove ha disputato solo due partite su cinque. Si sente al top della condizione, ma sa benissimo che tutto può cambiare e allora l’idea di accettare la sua nuova vita prenderebbe più piede. 
ECCO LA SOLUZIONE

E allora la base dell’accordo che potrà essere raggiunto a breve prevede il rinnovo dell’attuale contratto per altri due anni con una postilla: la possibilità di smettere nel 2020 e spalmare i successivi due anni con un contratto da dirigente. Questa ipotesi lo rende più tranquillo perché come detto in precedenza Radu si sente ancora un calciatore e al momento non è pronto a fissare la data in cui appenderà gli scarpini al chiodo. Meglio avere una piccola via di fuga: se sto bene gioco, altrimenti mi siedo dietro una scrivania e affronto la mia nuova vita.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero