Lazio senza filtro: sofferenza Leiva

Lazio senza filtro: sofferenza Leiva
A mezzo servizio di Leiva, la Lazio non comanda. Da questo punto di vista, fra Sarri e Inzaghi non c’è discontinuità. Perché, dopo l’infortunio e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

A mezzo servizio di Leiva, la Lazio non comanda. Da questo punto di vista, fra Sarri e Inzaghi non c’è discontinuità. Perché, dopo l’infortunio e il Covid, Lucas non è mai più tornato diga davanti alla difesa. Il ritiro di Auronzo aveva forse illuso la nuova guida tecnica: Leiva dirigeva l’orchestra, insegnava ai compagni il nuovo mantra, scorrazzava a tutto campo e mostrava quasi un’altra giovinezza. Queste prime cinque gare hanno riportato tutti alla realtà: Leiva ha un’età avanzata, ha perso forza e velocità e, in impostazione, anche una certa lucidità. Per carità, rimangono l’esperienza e la sapienza tattica, l’abilità di farsi trovare nel posto giusto al momento giusto, ma il passaggio dal centrocampo a cinque a quello a tre lo ha messo in forte imbarazzo. Milinkovic e Luis Alberto sono troppo leggeri, nel 4-3-3 Lucas non può reggere il peso di tutta la mediana. Figuriamoci quando subentra pure la fatica di tre gare in una settimana. A 34 anni, è normale: crollato nella ripresa, sua la responsabilità del gol di Joao Pedro. Una frittata. 


NEUTRALIZZATO
Leiva soffocato non solo dalla sua inevitabile stanchezza. Adesso tutti gli allenatori gli mettono addosso un trequartista. A San Siro Pioli aveva indicato la via con Brahim Diaz, lasciando poi in mezzo a Rafael Leao un’autostrada. A Istanbul Terim lo aveva fatto pressare a oltranza, nonostante Sarri avesse inserito Akpa Akpro a dargli assistenza. Domenica Mazzarri ha incartato col 4-4-2 la sfida e Leiva nel secondo tempo ci ha rimesso la faccia insieme a tutta la retroguardia. Perché se il brasiliano non copre, Luiz Felipe e Acerbi si catapultano in due su Marin e abbandonano Joao Pedro davanti a Reina. Il raddoppio di Keita è ancora più facile con i centrali ormai in bambola. Ora sono 7 i gol incassati dalla Lazio in stagione, considerando anche l’Europa. Sarri aveva uno score peggiore (8 reti subite) solo a Empoli dopo 5 gare, nel 2014 al suo sbarco in Serie A. 
SOSTITUZIONE
La nuova linea a quattro va in difficoltà, anche e soprattutto perché il centrocampo non filtra. La Lazio non gira perché Leiva non è più lo stesso in regia. Per alternarlo, Sarri aveva chiesto Torreira (finito poi in prestito alla Fiorentina), ma la società non se l’è sentita di mettere un altro stipendio così ingombrante a busta paga. La sostituzione di Lucas è rimandata a giugno, quando il brasiliano andrà a scadenza. Adesso la soluzione va per forza trovata in casa. Escalante al momento è sparito dai radar, il Cagliari indica un’altra nota lieta: Cataldi subentra e segna. Per Sarri non è una sorpresa, già durante la preparazione estiva è cresciuta la sua stima, anche se preferisce Danilo da mezz’ala. A Torino però deve far rifiatare Leiva, anche se il centrocampo rischia di alleggerirsi ancora. Per questo scalpita pure Akpa Akpro, l’unico che è in grado di garantire più fisicità e corsa. 

Intanto oggi Sarri saprà se otterrà la riduzione di un turno della squalifica e se potrà tornare in panchina già giovedì. Senza Leiva, almeno dev’esserci lui a dirigere la squadra da vicino con la cicca e la tuta.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero