Lazio, Sarri vuole una difesa di ferro

Lazio, Sarri vuole una difesa di ferro
Forza difesa a quattro. Sarri ci crede e insiste nel mutamento. Contro Empoli e Spezia presi due gol, c’è ancora qualche sbavatura di troppo, ma il tecnico è...

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Forza difesa a quattro. Sarri ci crede e insiste nel mutamento. Contro Empoli e Spezia presi due gol, c’è ancora qualche sbavatura di troppo, ma il tecnico è convinto di aver già fatto in due mesi un gran lavoro. Non è semplice cambiare i movimenti di una squadra abituata ormai da così tanti anni a giocare a tre e a marcare a uomo. Ci vuole ancora tempo, tutti i reparti devono automatizzare il nuovo orientamento, ma Maurizio è certo che presto i risultati si vedranno. E allora, oltre lo spettacolo, ci sarà anche maggior equilibrio fondamentale per il futuro. Specialmente nei big match in cui deve ancora mettersi alla prova, la Lazio: subito dopo la sosta, il Milan rappresenta il primo vero esame in questo senso. Sarri non vede l’ora di riabbracciare tutti i nazionali e soprattutto Acerbi al centro. Nella prima con l’Italia sotto tono, contro la Svizzera in panchina sino al novantesimo, domani con la Lituania il Leone sogna il riscatto. Utile a livello psicologico anche per il ritorno a Formello, anche se in biancoceleste Acerbi è già un leader indiscusso. Contro la sua ex squadra, domenica, tornerà senz’altro a dare sicurezza a tutto il reparto. Va scongiurato solo qualche acciacco.


RIENTRO E GARANZIE
Oggi la ripresa a Formello, ci sarà Luiz Felipe al suo fianco. La scorsa settimana ha smaltito il fastidio muscolare, il brasiliano adesso deve riuscire a dare garanzie per il resto dell’anno. La Lazio vince di più con lui dietro, è un dato di fatto. Addirittura c’è una media di 2,06 punti a gara con Luiz Felipe in campo, ma gli infortuni lo hanno sempre tormentato. Ecco perché Sarri chiedeva un altro centrale al posto di Vavro (bocciato in ritiro), comunque reinserito nell’elenco per il campionato. Dopo Zaccagni, nessun altro regalo dal mercato. Romagnoli arriverà eventualmente a giugno da svincolato. L’ex pupillo David Luiz era libero, ma non sembra vicino a raggiungerlo: «Su di me fake news ogni giorno». C’erano rumors legati al mancato tesseramento di Kamenovic (avverrà a gennaio), ma Lotito e Tare ne hanno sempre smentito l’ingaggio. 
JOLLY E RECORD

Si rimbocca così le maniche, Sarri. E riscopre il jolly Patric, vice di Luiz Felipe e, all’occorrenza, anche di Lazzari. Quest’ultimo (ieri esami al polpaccio) verrà però sostituito a San Siro da Marusic. Sull’altra sponda Hysaj, a riposo per squalifica con l’Albania nelle qualificazioni. Sarri ringrazia, ma ha approfittato di questa sosta anche per altri esperimenti. Ha riportato Radu sulla fascia sinistra come alle origini. Il “Boss”, così lo chiamano i compagni, rimane la principale alternativa ad Acerbi. Ha rifiutato l’Inter in estate pur di indossare ancora questi colori e, dopo aver superato la scorsa stagione con 412 presenze il record di Favalli, domenica in campo eguaglierebbe il primato biancoceleste in A (339) di Aldo Pulcinelli. E sarebbe un’altra festa davanti a tanti tifosi. A San Siro 2182 posti disponibili per i laziali: la vendita è partita sabato, ma più della metà sono già occupati. Quanta voglia di rivedere subito il calcio, e questo punto anche la difesa, di Sarri. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero