Lazio, playoff in Europa e 9 punti dal quarto posto: Sarri spera nel mercato

Lazio, playoff in Europa e 9 punti dal quarto posto: Sarri spera nel mercato
La serata di Europa League si è chiusa con un sorriso amaro per la Lazio e Maurizio Sarri. Uno 0-0 scialbo, eppure al Comandante la squadra non è dispiaciuta:...

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La serata di Europa League si è chiusa con un sorriso amaro per la Lazio e Maurizio Sarri. Uno 0-0 scialbo, eppure al Comandante la squadra non è dispiaciuta: «Abbiamo fatto una buona partita, ma dobbiamo imparare a trasformare la supremazia territoriale in risultato». Una supremazia che ci sarà anche stata sul piano del gioco, ma di occasioni limpide ne sono arrivate due, una a fine primo tempo con Immobile, l’altra a fine secondo col subentrato Luis Alberto.

A fare lo sgambetto al Comandante ci ha pensato l’Imperatore. L’unico a sorridere ieri sera infatti è stato Terim. Il suo Galatasaray da sfavorito è passato direttamente agli ottavi chiudendo il girone E da imbattuto e senza prendere gol in trasferta. Lo 0-0 dell’Olimpico invece costringe allo spareggio i biancocelesti. Questi ultimi avranno a favore il fattore campo visto che al sorteggio di lunedì a Nyon ci approderanno da testa di serie così come tutte le seconde classificate dei gruppi di Europa League. Dalla Champions però arrivano diverse corazzate come non teste di serie.

Spareggio pericoloso

Senza considerare l’Atalanta i rischi restano comunque altissimi visto che tra le terze della massima competizione europea ci sono club del calibro del Barcellona (poco importa che sia in crisi), del Porto dell’ex Conceicao, o ancora peggio del Siviglia, squadra che nelle precedenti otto edizioni ha vinto ben quattro volte l’Europa League. In poche parole un sorteggio che si preannuncia pericoloso aumentando il rammarico per il risultato di ieri, anche se Milinkovic, Acerbi e Zaccagni si dicono pronti per la sfida: «È stato un peccato qualificarsi come secondi, ma va bene così. Ora aspetteremo il risultato del sorteggio e proveremo a vincere».

Anziché tornare in campo a marzo in Europa, la Lazio aggiunge così due date all'intenso calendario: 17 febbraio (andata) e 24 febbraio (ritorno), entrambe ovviamente di giovedì. Una tegola che avrebbe evitato volentieri Sarri. Anche per gli impegni europei il Comandante non riesce ancora a plasmare come vuole la sua squadra e ad evidenziarlo sono i risultati altalenanti in campionato. Dopo 16 gare il club capitolino è al settimo posto a pari punti con la Roma (25, ndr), a due lunghezze dalla quinta posizione, ma soprattutto a nove dalla quarta.

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Sguardo al mercato

Un gap che sembra già difficile da colmare, anche se il Comandante per gennaio avrebbe un paio di idee che ha rivelato al presidente Lotito nei giorni scorsi: «Col presidente parliamo almeno due volte a settimana e lo abbiamo fatto anche in questa (la scorsa, ndr). Penso ci siano tutti i presupposti per programmare il futuro». Un futuro che già a gennaio nella testa del tecnico prevede due pedine. Una è il terzino sinistro per non adattare sempre Marusic. Si era parlato di Angileri, ma non convince per i troppi infortuni (tuttora è fermo), mentre il sogno sarebbe Marcos Alonso. L’altra pedina è il vice Immobile. In attesa di piazzare Muriqi, sempre più fuori dalle gerarchie di Sarri, cominciano ad emergere diversi profili per permettere a Ciro di rifiatare e non essere sempre costretto a forzare la mano. Accostati per ora il giovane Botheim, l’esperto Lapadula e la promessa Sesko. Il mercato aprirà a gennaio, ma è già tempo di riflessioni in casa Lazio.

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Il Messaggero