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ROMA Bentornati nel suo mondo. Pagare moneta, vedere cammello. Nessuno ha mai messo seicento milioni di euro sul tavolo. Questo è il prezzo di Lotito per chi fosse interessato: nessuno ha bussato per le azioni, non è in vendita la Lazio. E non fatevi abbagliare dai rumors o dallo stesso blitz capitolino del novantanovesimo uomo più ricco del mondo. Non c'è nessun messaggio criptico, Zhao è stato chiaro ed esplicito: «Non compro, ma posso essere d'aiuto con le cryptovalute nel calcio». E il fondatore e Ceo di Binance è già un socio in affari del patron, è sponsor biancoceleste da 30 milioni sino al 2024, pronto persino a prolungare ulteriormente l'accordo. Il 44enne cinese lo ha svelato ieri pomeriggio dopo la visita a Formello, in cui è rimasto estasiato dalle strutture e dall'ora trascorsa (e immortalata in video e foto) con l'aquila Olympia, Immobile, la squadra e Lotito stesso.
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Zhao sarà ancora più presente in futuro, vuole allargare la sua partnership con sinergie su altre iniziative della società che porteranno risorse e guadagno, ma non ha intenzione di investire direttamente sulle quote della Lazio. Darà una mano, anche a livello economico, ma non c'è altro. Anzi, Cz si è divertito a fare qualche palleggio con Pedro, prima che Sarri richiamasse la squadra all'ordine - alle 15.15 in punto - per analizzare la Juve in sala video.
LA CENA SUL FUTURO
Questo è invece un altro messaggio preciso di Maurizio. Guai a farsi distrarre, mancano tre punti alla matematica qualificazione in Europa League, non si deve pensare ad altro. Anche se il tecnico ha conosciuto Zhao e accoglierà volentieri una mano per il prossimo mercato. E lo ha ribadito in serata a cena a Lotito. La scorsa settimana il patron gli aveva assicurato: «Il tuo contratto sino al 2025 è pronto».
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CLUB MANAGER E SCOUTING
Insomma, per restare stavolta Sarri chiede un programma ambizioso. Ad ampio raggio, anche a livello societario. Lotito può sorprenderlo: lunedì ha compiuto 65 anni, è ringiovanito e vuole riprendere in mano le redini della Lazio. Ieri lo ha confessato al presidente della Lega, Lorenzo Casini, in visita in mattinata prima di Zhao a Formello. Mercoledì sera il numero uno biancoceleste era all'Olimpico per la finale di Coppa Italia, qualche seggiola più in là di Peruzzi, il club manager dimissionario e mai sostituito. Ebbene, ora è il momento di riabilitare quella figura di mezzo fra la presidenza e lo spogliatoio: Lotito starebbe pensando a un nuovo personaggio di grido. Non si tratterebbe di un ex, anche se Signori sarebbe un sogno per dare un segnale a quei tifosi che lo accusano di snobbare sempre i simboli, come quelli ricordati dal numero di Lazialità di maggio. È arrivata l'ora anche di metter mano alla Primavera, che ha fallito la promozione sotto la gestione Tare, c'è Bianchessi in attesa di un riconoscimento. All'ex ds della Salernitana, Angelo Fabiani, è stato proposto di affiancarlo per poi ambire a uno scatto successivo. Ci sarebbe persino Pasquale Foggia sempre in ballo in un discorso relativo all'ampliamento dell'organigramma societario. Serve una maggiore attività di scouting, della cui assenza Sarri si è lamentato. Capitolo Women: sono già arrivate le proposte per l'acquisizione del titolo, come quella del Pomigliano, Lotito ci sta riflettendo. A livello comunicativo, si lavora da tempo per far sbarcare il canale tv ufficiale in chiaro. La rivoluzione può farla solo Lotito nel suo mondo.
Il Messaggero