Incredibile 2-2 tra Lazio e Sampdoria: Saponara gela l'Olimpico al 99'

Una beffa atroce, di quelle che fanno malissimo. La Lazio si fa recuperare proprio sulla linea del traguardo proprio quando pensava di averlo tagliato. Contro la Sampdoria finisce...

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Una beffa atroce, di quelle che fanno malissimo. La Lazio si fa recuperare proprio sulla linea del traguardo proprio quando pensava di averlo tagliato. Contro la Sampdoria finisce 2-2. E pensare che gli uomini di Inzaghi avevano addirittura ribaltato la partita contro i biancocelesti. Il rigore di Immobile, concesso da Massa con il Var, aveva restituito il sorriso dopo una settimana difficile. Saponara al minuto 99 lo ha cancellato in maniera violenta. Il silenzio assordante dell’Olimpico ne è la riprova. Nemmeno i fischi riescono ad uscire dalle bocche dei tifosi biancocelesti rimasti attoniti da quanto successo. Assurdo come la Lazio abbia buttato via i tre punti. Ancora una volta è la testa ad aver fatto la differenza. Impossibile prendere la rete del pari dopo essere passati in vantaggio al minuto 95. Quarto pareggio consecutivo per i biancocelesti che continuano a navigare in un momento decisamente no. 


QUESTIONE DI MENTALITÀ
Inzaghi dovrà lavorare tantissimo sull’aspetto mentale perché è lì che risiede il problema principale dei suoi ragazzi. Gol di Ciro, esultanza rabbiosa, di cuore sotto la Nord e poi il black out. Inzaghi quasi non ci crede. Un colpo duro da incassare ma che deve necessariamente far crescere. Vietato andare al tappeto. Che non sia tutto rose e fiori è evidente ma aspetti positivi ce ne sono stati a partire dalla reazione avuta nella ripresa. Certo manca la cattiveria sotto porta e il supporto di Milinkovic. La Samp non fa nulla di straordinario ma ha il merito di crederci fino all’ultimo secondo, cosa che non ha fatto la Lazio, forse convinta di avercela fatta. La fortuna non è dalla parte di Immobile e compagni. La difesa va necessariamente registrata perché non è possibile prendere due gol su due soli tiri. Ora i biancocelesti, che restano al quinto posto, dovranno compattarsi ancora di più per rialzare la testa e centrare la Champions. Senza ossessioni ma con la testa.


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Il Messaggero