Si rivedono Acerbi e Immobile: Sarri, prove di vera Lazio

foto Rosi
Tonico e sempre sorridente. Re Ciro è tornato da campione d’Europa e abbraccia il suo nuovo futuro. Per la prima volta dopo cinque anni, Immobile rientra a Formello e...

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Tonico e sempre sorridente. Re Ciro è tornato da campione d’Europa e abbraccia il suo nuovo futuro. Per la prima volta dopo cinque anni, Immobile rientra a Formello e non trova più Inzaghi, ma un altro allenatore che ha un chiodo fisso: vincere attaccando e dare spettacolo. Con Sarri l’intesa dovrebbe trasformarsi in magia. Con Simone bastava un’occhiata, con Mau il feeling si costruirà cammin facendo. Il tecnico toscano ama che i suoi centravanti attacchino la profondità e siano il punto di riferimento totale del reparto. E Immobile, proprio per le sue caratteristiche, sembra essere il giocatore perfetto per lui. E’ vero che all’inizio in nazionale con Mancini, che gioca pure lui col 4-3-3, Ciro ha sofferto, ma poi è riuscito ad essere un riferimento. E’ altrettanto vero però che il sistema del ct azzurro e quello di Sarri sono completamente diversi anzi, con Mau, Ciro ritroverebbe alcuni movimenti imparati a meraviglia con Zeman ai tempi di Pescara. Lì inizio la sua grande salita.


QUESTIONE DI FEELING 
Sarri ci ha già parlato un paio di volte al telefono, la prima durante la cavalcata azzurra all’Europeo, la seconda quando era in vacanza a Ibiza con Insigne. Un pupillo quest’ultimo del tecnico biancoceleste. Che Ciro e Lorenzo, infatti, abbiano parlato di Sarri e della Lazio sembra essere un segreto di pulcinella, ma bisogna aspettare e vedere. E comunque rendersi conto che, al momento, appare più una bella favola che una situazione da seguire. Nel calcio però mai dire mai, a maggior ragione se c’è un giocatore come Correa che è tornato pure lui, ma che deve (e vuole) essere ceduto. Sarri ci ha parlato ieri a Formello, ma il Tucu non ha cambiato idea. Si vedrà. Lui, Immobile, si gode questo stato d’euforia legato ancora un po’ a quanto è accaduto l’11 luglio scorso con la nazionale, un po’ per iniziare a lavorare con un allenatore che predilige l’attacco e i gol. Il suo mestiere, il suo pane quotidiano. Più segna, più vince, più entra nella storia (e Piola è sempre più vicino) e, naturale che sia, più guadagna. 
IL NODO CORREA

Ma non è tutto rosa e fiori. Ciro e Acerbi, insieme a Correa, si sono riunti al gruppo e da ieri hanno cominciato a lavorare per rimettersi in sesto e cercare di raggiungere in breve tempo il livello degli altri. Non sarà facile all’inizio, anche perché dovranno recuperare in breve tempo tre settimane di lavoro e cercare di farsi trovare pronti per il 21 agosto, giorno del debutto in campionato ad Empoli. In ballo poi potrebbe esserci una situazione delicata legata alla fascia di capitano. Senza più Lulic e Parolo, il designato sembra essere proprio Immobile, considerato che l’anno scorso, in assenza dei due, il capitano era l’attaccante. Ad onore del vero, per anzianità, e sapendo che Radu non ne vuole sapere, la fascia spetterebbe a Milinkovic. Ma Ciro dovrebbe spuntarla anche in questo caso. 

 

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Il Messaggero