Lazio, Zaccagni: «Immobile ci mancherà. Juric e Sarri? Due opposti»

Mattia Zaccagni (26), calciatore della Lazio
Come da prassi oltre a Maurizio Sarri nella conferenza stampa prepartita di Europa League si è presentato anche un calciatore. Stavolta è toccato all'uomo del...

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Come da prassi oltre a Maurizio Sarri nella conferenza stampa prepartita di Europa League si è presentato anche un calciatore. Stavolta è toccato all'uomo del momento in casa Lazio, ovvero Mattia Zaccagni. Il numero 20 è arrivato dritto al punto non perdendosi in chiacchiere: «Io il migliore in Italia nel mio ruolo? Ora devo solo continuare a lavorare su questa strada». Il classe 95 non vorrà sfigurare in questa sua prima annata europea: «L'Europa League deve essere quasi più importante del campionato». Ecco le sue dichiarazioni dall'Estádio do Dragão.

Le parole di Sarri alla vigilia di Porto-Lazio


Ti senti il migliore nel tuo ruolo in Italia o perlomeno stai cercando di esserlo?

«Ora mi riescono tante cose e devo continuare a lavorare su questa strada per mantenere queste prestazioni».

Visto che il mister ti dice che devi sempre attaccare la porta, che tipo di lavoro devi fare mentalmente per crescere? E com'è nata la tua esultanza?

«Quest'esultanza è nata col video che ha messo la Lazio quando sono arrivato a fine mercato. In un gol segnato a Verona ho fatto un'esultanza simile e da lì è nata la mia esultanza. Per quanto riguarda gli inserimenti sto cercando di migliorarmi nell'attacco alla porta cercando di farlo il più possibile durante la gara».

Come cambia il vostro modo di giocare senza Immobile?

«Lo sappiamo tutti, per noi Ciro è fondamentale, ci mancherà sicuramente. Chi giocherà al suo posto sicuramente darà il 100%. Noi cercheremo di fare la nostra partita facendo il nostro calcio».

Come ti approcci a questa competizione?

«A livello personale questa competizione è importantissima, è il primo anno che gioco in Europa League e per me deve essere quasi più importante del campionato. Noi dobbiamo giocare tutte le partite con lo stesso carattere delle ultime due gare di campionato».

Cosa vi succede nei momenti di blackout? E che differenze ci sono tra Sarri e Juric?

«Sono tra virgolette due allenatori opposti. Juric andava uomo contro uomo invece il mister (Sarri, ndr) chiede un lavoro completamente diverso. Io mi sto trovando bene anche in questa situazione e cercherò comunque di dare sempre il 100% per quello che mi chiede il mister. I blackout? Purtroppo non è la prima volta che ci succede quest'anno. Son cose che accadono in un cammino di una squadra, però bisogna lasciarsele alle spalle e andare avanti».

Capisci l'importanza di dare soddisfazione ai tifosi?

«Per me questo è un grande onore. Il mio percorso alla Lazio è partito lento per qualche infortunio di troppo inizialmente, ma ora mi sento bene. Sento di poter dare qualcosa e sono molto felice di quello che stanno facendo i tifosi per me».

 

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Il Messaggero