Eppur qualcosa si muove. Non per quanto riguarda la rosa dei calciatori; le novità sono legate ai quadri societari. La notizia più importante è l’intesa...
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MI RITORNI IN MENTE
Oltre al direttore tecnico, Lotito ha confermato in blocco anche tutto lo staff sanitario. Meno infortuni rispetto alle annate precedenti. Il medico sociale e consulente ortopedico, con delega a scendere in campo, sarà sempre il prof. Fabio Rodia. Alla guida dello staff il dottor. Ivo Pulcini. Sarà lui a visitare, dal 3 luglio, i giocatori della Lazio per i consueti controlli d’idoneità. Previsto anche l’acquisto di nuovi macchinari, un ulteriore passo in avanti per la costruzione a Formello di un Lazio Lab, che consenta maggiore tempestività nel trattamento degli infortuni e per velocizzare i recuperi. Dopo l’inserimento di Peruzzi, Lotito ci ha preso gusto e ora sta pensando di allargare ulteriormente i quadri dirigenziali. Il prossimo innesto potrebbe essere quello di Stefano Mauri. L’ex capitano biancoceleste ricoprirebbe il ruolo di team manager. Mauri ha lasciato un buon ricordo e gran parte dello spogliatoio sarebbe molto felice di poterlo riabbracciare, seppur in una veste differente. Da capire ancora le specifiche del contratto. Possibile che venga inserito nei prossimi giorni e quindi si aggregherebbe al ritiro di Auronzo di Cadore. Un altro nome che circola con insistenza è quello di un altro ex biancocelete: Pasquale Foggia. L’idea è quella di affiancarlo a Tare, facendolo lavorare sul mercato. Difficile però farlo digerire al direttore sportivo, che ama operare in prima persona e in solitudine. Pasqualino da gennaio ha studiato come ds alla Racing Roma. Qualche mese per prendere confidenza con il ruolo e soprattutto avviare l’iter per l’iscrizione all’albo di categoria. Possibile anche che possa rientrare nell’ambito del settore giovanile, una sorta di talent scout. Al momento è poco più di un pour parler, un’idea che potrebbe diventare reale più avanti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero