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Il primo anno di Sarri alla Lazio si è chiuso con un quinto posto che ha confermato le ambizioni del presidente Lotito. Siamo a quasi un mese dalla chiusura della prima stagione col Comandante in panchina e come al solito in attesa dell’inizio del mercato si valuta ciò che ha soddisfatto le aspettative e viceversa. Dal reparto offensivo in grande spolvero a quello difensivo in difficoltà, passando per i singoli: a Formello sono tutti sotto la lente di ingrandimento, compresi i fedelissimi del tecnico.
Lazio, Pedro solita conferma: tra i fedelissimi di Sarri lo spagnolo è promosso
Sarri è arrivato nella Capitale chiedendo due suoi pupilli e trovandone già uno. Si tratta ovviamente in ordine di Hysaj, Pedro e Reina. Il loro apporto è stato necessario a inizio stagione per poter aiutare il resto dei compagni nella comprensione delle richieste del tecnico. Eppure il primo anno non è stato rose e fiori per tutti i fedeli seguaci del Comandante. L’unico che ha confermato quanto ci si aspettava è stato Pedro. Arrivato a sorpresa dalla Roma a parametro zero a una manciata di giorni dall’inizio del campionato, lo spagnolo è tornato ai livelli del Chelsea con ben 10 gol e 5 assist in 41 presenze.
Lazio, Hysaj e Reina le delusioni di Sarri. Si valuteranno offerte per il terzino
Se Pedro ha confermato quanto aspettato da Sarri, a deludere invece sono stati gli altri due fedelissimi. In primis Reina. Il portiere spagnolo ha iniziato la stagione da titolare, ma la media di quasi due gol subiti a partita ha costretto il Comandante da dicembre in poi a relegarlo in panchina in favore di Strakosha. Pesano di certo i quasi 40 anni per l’estremo difensore spagnolo che però rispetterà comunque lo scatto annuale di contratto con la qualificazione in Europa League. Qualora la Lazio dovesse chiudere per Carnesecchi sarà proprio Reina a doverlo sostituire nei mesi in cui il classe 2000 sarà ai box, dopo i quali gli farà da chioccia. La delusione più grande per Sarri però è stata Hysaj. Il terzino albanese è il fedelissimo per eccellenza del tecnico biancoceleste. Con le 38 presenze di questa stagione il classe ’94 è arrivato 280 gettoni col Comandante in panchina. Chi meglio di lui può capire cosa chiede Sarri? Eppure dopo un inizio da titolare l’ex Napoli ha pian piano perso i gradi nelle gerarchie del tecnico partendo solo due volte titolare nelle ultime 10 partite stagionali e restando ben quattro volte in panchina. Un calo evidente e per il quale la Lazio non si tirerà indietro in caso di offerte per lui. In passato ci aveva provato l’Atletico Madrid. Oggi sarebbe ben accetto, come la conseguente plusvalenza.
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