Lazio, Parolo fa un passo indietro: l'azzurro è candidato a sostituire lo squalificato Biglia

Lazio, Parolo fa un passo indietro: l'azzurro è candidato a sostituire lo squalificato Biglia
Dopo la luce, un altro black out. Tutta colpa dell’unica palla persa al Castellani, Biglia squalificato. Biglia torna a colori, mai in bianco e nero: in campionato contro...

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Dopo la luce, un altro black out. Tutta colpa dell’unica palla persa al Castellani, Biglia squalificato. Biglia torna a colori, mai in bianco e nero: in campionato contro l’Udinese, ironia del destino, mancherà esattamente come all’andata quando, dopo 7’ minuti con l’Empoli, era ricaduto nel tunnel della lesione muscolare. Adesso per fortuna solo per la somma di cartellini bisognerà rinunciare al capitano.

 
Ci rivedremo mercoledì al derby. Intanto Inzaghi già oggi farà partire la sfida per la successione in regia domenica: Parolo o il giovane Murgia, questo è un mini-dilemma. Perché la prova del saturday night e le reminiscenze dell’andata pendono già verso un’unica soluzione. Come al Castellani, anche al Friuli il 4-1­4­-1 aveva sancito il dominio biancoceleste. Nel modulo utilizzato il primo ottobre, era però l’esperto Parolo a piazzarsi al posto di Biglia davanti alla difesa, secondo le vecchie disposizioni di Conte in Nazionale agli Europei. Anderson e Keita si sobbarcavano il doppio lavoro sulla fascia (di più il brasiliano, per la verità), Milinkovic e Lulic andavano a caccia del pallone e Immobile correva con la solita generosità e senso del gol. A 27 anni, compiuti ieri fra i messaggi d’amore della moglie Jessica e di tutto il popolo biancoceleste, domenica il suo fiuto dovrà spingersi oltre le 13 reti: «Faccene una nel derby». I laziali già non pensano ad altro: ieri raggiunta quota 6mila biglietti venduti al primo giorno di vendita libera. In semilibertà la Curva: confermata ieri, con l’ennesima riunione in Questura, la decisione d’iniziare già ad abbassare le barriere mercoledì prossimo. 

Col ronzio della stracittadina nelle orecchie, Inzaghi chiede massima attenzione per sfruttare anche la 26esima giornata di serie A per l’Europa. Domenica pretende la stessa pressione alta vista con l’Empoli per far venire subito a galla la difficoltà dell’Udinese nella fase d’impostazione. Squadra che vince all’andata difficilmente si cambia, ma Simoncino stavolta dovrà fare i conti con un turnover ragionato, acciacchi e recuperi che si presenteranno oggi a Formello in vista del derby. Per questo spera anche Murgia in un ruolo da regista o da semplice mezz’ala con o al posto di Parolo. Lulic, assente poi per squalifica in Coppa, giocherà senz’altro dal primo minuto. Così come Radu, a meno che non sia troppo affaticato: in quel caso ecco l’occasione perfetta per il rodaggio di Lukaku - come all’andata - pensando alla Roma. Difficilmente, nonostante il recupero, verrà schierato Marchetti: dunque altro bis “bianconero” per Strakosha, prima di restituire i guantoni rinnovati (ormai una formalità la firma sul prolungamento) a Federico. 


Strano caso del fato e dell’infermeria, domenica potrebbe essere presentata la stessa identica formazione d’autunno: Strakosha, Patric, de Vrij, Hoedt, Lukaku; Felipe, Parolo, Lulic, Keita; Milinkovic; Immobile. Ormai trequartista affermato, Sergej. Risparmiato negli ultimi 30’ ad Empoli con il cambio della svolta. Inzaghi non vorrebbe mai rinunciarci e nemmeno la Lazio: «Abbiamo parlato con l’agente di Milinkovic - spiega Tare - ma ha ancora un contratto lungo. Verso la fine dell’anno ci sederemo insieme». Per l’adeguamento a 1,4 milioni a salire sino al 2022 per blindarlo: «E’ un giocatore che ha grandi margine di miglioramento. Può diventare un grande campione - chiosa il diesse - ma deve rimanere con i piedi per terra». Eppure in Inghilterra lo mettono già in vetta: è il miglior giovane centrocampista d’Europa davanti a Rabiot e Dele Alli. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero