Lazio, Inzaghi studia il nuovo look per la Champions

Lazio, Inzaghi studia il nuovo look per la Champions
A Natale può fare quello che non ha fatto mai. Così per la prima volta in stagione vara la difesa a quattro, Inzaghi. A furor di popolo, sembra pronto il cambio di...

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A Natale può fare quello che non ha fatto mai. Così per la prima volta in stagione vara la difesa a quattro, Inzaghi. A furor di popolo, sembra pronto il cambio di modulo: «Contano di più le motivazioni. Nelle ultime due gare abbiamo raccolto un solo punto, questo non mi fa stare sereno, ma le prestazioni ci sono state. Stavolta dovremo far girare gli episodi dalla nostra parte e tornare a vincere a tutti i costi». La Lazio, insomma, dovrà essere artefice delle sue sorti. Basta farsi inghiottire o deprimere dalla sfortuna, bisogna sfidarla con la grinta. Lotito è stato il primo a invocarla perché secondo lui questa squadra si è imborghesita: «Non credo – giura il mister - ma tutti ci aspettiamo qualcosa di più, nonostante siamo ancora al quinto posto». Sono però 17 i gol fatti in meno dell’anno scorso, per questo Inzaghi adesso mette tutta l’artiglieria pesante in campo. Ci sono contemporaneamente Milinkovic, Correa e Luis Alberto. Immobile – fermo a quota 10 reti dal rigore con la Samp, ma inserito da The Guardian fra i 100 giocatori più forti del mondo – è il solito amuleto: Ciro ha realizzato addirittura sette gol in sei confronti contro il Cagliari, ha la media d’un centro ogni 75’. Ma in generale può sorridere la Lazio con sette successi contro i rossoblù negli ultimi sette confronti casalinghi e ben 18 (2,6 a match) reti. Altro che stitichezza, la cabala richiama i pallottolieri.


MERCATO
Attacco della Champions. Nulla è perso, il quarto posto va solo ripreso. E sembra quasi che stia aspettando proprio la Lazio: «A parte la Juve, tutti sono in deficit di punti. Questo campionato si chiuderà con quote più basse rispetto alla scorsa stagione, noi dobbiamo solo trovare il giusto filone. La classifica è corta e servono di corsa le vittorie». Forse alla Lazio servirebbe pure un aiuto dal mercato, ma Inzaghi ha capito l’andazzo: «Ho una buona rosa che sta cercando di fare il massimo, dopo queste tre partite ci penseremo a gennaio». Difficilmente interverrà Lotito, così si getta addosso tutte le responsabilità il tecnico: «Io in primis devo far rendere ogni giocatore e la squadra al meglio». Così, dopo lunedì, Simone si è rimboccato le maniche e ha studiato con equilibrio la miglior rivoluzione possibile.

FORMAZIONE

Dopo due giorni di 4-3-2-1, ieri provata a Formello l’alternativa 4-3-1-2 a specchio col Cagliari. Così (salvo ripensamenti di difesa a tre in extremis) cambia poco dietro: Marusic (in ballottaggio con Patric), Acerbi, Radu e Lulic saranno chiamati ad arginare i contropiedi sardi di Sau e Cerri, rilanciati da Maran al posto di Pavoletti. Inzaghi li teme particolarmente dopo aver visto i danni fatti a Roma e Napoli. Un gran lavoro dovrà anche essere realizzato a centrocampo da Parolo e Milinkovic su Ionita e Barella. Perché se pure oggi all’Olimpico non dovesse arrivare il successo per l’ottava volta consecutiva, per Inzaghi potrebbe arrivare invece l’ambulanza. L’allarme (come nel 2008 con Ballardini, 9 gare senza successi) tornerebbe a suonare fortissimo anche per la sua panchina. Altro poi che feste in famiglia, la prossima sfida di Santo Stefano contro il fratello Pippo diventerebbe un’agonia. Invece, tre punti sotto l’albero costruito da Simone oggi sarebbero il più bel regalo prima della vigilia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero