Ricomincia il gioco a incastro e può convenire alla Lazio. A meno che fra bugie sfruttate e verità nascoste per scatenare un’asta al rialzo, alla fine Lotito...
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VOLONTÀ
Il presidente però sotto gli 80 milioni non lo accontenterà e Sergej ha paura che Paratici, nonostante l’accordo, possa tirarsi indietro e tuffarsi su un’altra pista. In effetti, così sembra: i 70 milioni da spendere per de Ligt forse sono già un’avvertenza. E, ironia del destino, proprio il Psg può essere il principale ostacolo pure per questo colpo in difesa. Al momento, infatti, non trovano riscontri gli 80 milioni offerti dai francesi per Milinkovic, nonostante il silenzio a Formello e le bombe lanciate dalla Serbia. In Spagna invece confermano il buon esito dell’affare Jony per 2 milioni dal Malaga: ha già fatto in segreto le visite mediche, si presenterà al raduno a Roma. Così come Luis Alberto che, al di là delle continue voci sul Siviglia, dà sui social appuntamento a Correa ad Auronzo, fra un allenamento e l’altro a Ibiza.
COME ACERBI
Si è mosso bene, Inzaghi, ha convinto Luis Alberto e pure su Lazzari. Ora però con la Spal ci sono scaramucce sulle valutazioni. Lotito ieri ha dato un ultimatum per l’esterno di fascia: 7 milioni più il cartellino di Murgia (controriscatto a 10 milioni) e gli eventuali prestiti di Palombi e Djavan Anderson l’ultima offerta. Al momento c’è una leggera frenata. Sembra di rivivere la stessa situazione di Acerbi l’anno scorso col Sassuolo, ecco perché l’impressione è comunque alla fine l’affare andrà in porto. C’è ottimismo, su un nome Inzaghi dovrà per forza essere accontentato. Anche perché, aspettando la cessione di Milinkovic, sul resto è tutto fermo il mercato. Per questo andrà sbloccato il gioco a incastro entro la prima metà di luglio. Lotito non può resistere troppo. E ieri, guarda caso, con la Juve a Milano c’è stato (non solo per la Supercoppa) un altro contatto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero