La Lazio, con una superba ripresa, ribalta il risultato batte il Milan e chiude in trionfo. Una partita cominciata male, con la rete rossonera di Menez, ma poi comandata sempre...
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Una squadra senza gioco, senza organizzazione e che sbaglia tantissimo. Il secondo gol letteralmente regalato, il terzo con la difesa ferma e altre situazioni in cui tanti calciatori non si sono dimostrati all'altezza.
Nella Lazio un grande Klose, autentico trascinatore in grado di tenere da solo in apprensione l'intera difesa rossonera: un gol di rapina, assist a ripetizione: un leader assoluto che conferma di meritare maggiore fiducia.
La Lazio ha letteralmente dominato la gara al cospetto di un avversario lento e impacciato, mentre i biancocelesti hanno prodotto ,movimento e azioni, una gran bella serata che ha onorato la maglia bandiera, quella di 32 anni fa, che tanto successo ha riscosso tra il pubblico.
Brutto, pessimo il finale di partita. Con il milanista Phil Mexes, ex Roma, che si è fatto prendere dal nervosismo e, al 48' st, ha aggredito Mauri prendendolo per la gola. L'arbitro è intervenuto e ha espulso il francese, che poi, invece di lasciare il campo, ha aggredito nuovamente Mauri prima di venire portato fuori dal suo portiere Diego Lopez, mentre in campo si "accendeva" un accenno di rissa generale.
La Lazio è risalita al terzo posto, in attesa delle risposte di Napoli e Sampdoria. Una serata perfetta con la prima vittoria in rimonta e la prima vittoria contro un big, ammesso che il Milan possa ancora definirsi tale. Da rilevare anche la bella prova di Parolo, 5 gol in campionato, un calciatore del quale si parla poco ma che è tanto utile alla causa. Martedì in Coppa Italia il Milan avrà l'ultima chance per salvare la panchina a Inzaghi. La formazione biancoceleste è una realtà del campionato e può lottare con ambizioni per un posto in Champions League.
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Il Messaggero