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Altro giro, altro premio. Tanto per quelli non esiste limite. Nonostante ci sia sempre meno spazio nella bacheca personale, Ciro Immobile non ha intenzione di fermarsi e così ha messo in stand-by la vacanza con la famiglia per raggiungere Venezia, dove ad attenderlo c'era il Leone d'Oro per meriti sportivi. «È una soddisfazione enorme il commento del bomber alla consegna del riconoscimento quando mi è arrivata l'e-mail non ci volevo credere. Poi mi è stata fatta una telefonata e mi sono emozionato». Tanti sorrisi per il numero 17 della Lazio, sempre in prima fila per porre l'accento sul collettivo: «Vogliamo crescere come squadra. È grazie ai miei compagni se sono riuscito ancora una volta a segnare più di tutti». Un traguardo che Ciro conosce bene e raggiungerlo nonostante avversari come Vlahovic e Lautaro Martinez è motivo di orgoglio: «Bello lottare contro giocatori comunque forti, di livello. Ora però non bisogna di certo adagiarsi, ma continuare a fare quello che ho sempre fatto sia io che la mia squadra». Appunto, squadra. Difficilmente Ciro mette davanti l'io, nonostante sia il primo italiano della storia a vincere quattro volte la classifica cannonieri di Serie A: «È molto bello, ma ora non ci penso granché, sono focalizzato sui prossimi obiettivi. Quando un giorno smetterò di giocare probabilmente mi renderò conto di quello che ho fatto». E guai a parlargli di ritiro con l'Italia: «È il mio sogno da quando ero bambino».
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L'ALTERNATIVA
Tanto per cambiare la Lazio ripartirà proprio da Immobile in un'estate in cui la spina dorsale degli ultimi anni verrà sfaldata.
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ATTESE
Intanto per la porta Lotito spera nell'aiuto dell'agente di Carnesecchi, ieri a colloquio con Percassi per convincerlo ad accettare l'offerta di 12 milioni più 3 di bonus, mentre in difesa si punta tutto su Romagnoli con accelerazione finale i primi di luglio, Premier League permettendo. L'inizio del prossimo mese sarà determinante anche per la decisione su Fabiani che si occuperebbe di Primavera e della prima squadra femminile che ripartirà dalla Serie B senza Bianchessi. Non sazio, il patron è stato anche a colloquio con il sindaco Gualtieri come confermato dall'assessore allo Sport, Onorato, mercoledì: «Abbiamo avuto un incontro, ma serve un progetto sano». Tante attese e un'ufficialità: la stagione inizierà all'Olimpico contro il Bologna di Mihajlovic. I derby ci saranno il 6 novembre e il 19 marzo, mentre il sipario calerà ad Empoli. Chissà con quale obiettivo raggiunto.
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Il Messaggero