Ci ha messo un bel po' di tempo a convincersi che il suo ruolo è quello di esterno basso e non quello di centrocampista dove lo aveva avanzato Edy Reja per gestire una...
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Questa volta il calciatore della Bosnia si è preso la scena anche in campionato, con una partita intensa e da protagonista, impreziosita da un gol importante che ha sbloccato il risultato contro il Torino. Lulic, infatti, oltre a recitare bene la parte del difensore, sa essere presente in attacco, con incursioni rapide e perentorie che lo portano in zona tiro dove dimostra un a buona personalità. Non ha i piedi buoni, perciò ha fallito una palla per il due a zero ma ha offerto ad Anderson quella per mettere il sigillo sul trionfo.
Una serata importante che dovrebbe avvicinarlo al rinnovo del contratto, un altro momento chiave nella carriera di Lulic. In estate si era paventato, in più di una occasione, la sua cessione dal momento che la proposta societaria non lo aveva soddisfatto. Il suo contratto scadrà nel 2017 perciò siamo nei tempi giusti e necessari per rinnovare l'accordo. Le posizioni si sono ammorbidite ma non è detto che l'intesa arrivi in fretta in quanto la differenza economica è ancora notevole. Magari Lotito, vedendo il rendimento crescente dell'esterno potrebbe anche convincersi a rivedere l'offerta al rialzo, perché sarebbe un vero peccato perdere un elemento eclettico e incisivo come Senad. Intanto Pioli, riportandolo nel naturale ruolo di esterno basso, ha trovato un'altra certezza per far lievitare la squadra e questo rappresenta un primo risultato di rilievo per una Lazio lanciata che adesso cerca conferme in trasferta, dove stenta e subisce troppo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero