Lazio, ​Luiz Felipe lascia a Kalinic solo le briciole

Lazio, Luiz Felipe lascia a Kalinic solo le briciole
Senza de Vrij, il totem della difesa, i timori di subire gol contro il Milan erano tanti e fondati. Al suo posto il più giovane in campo, Luiz Felipe, un centrale...

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Senza de Vrij, il totem della difesa, i timori di subire gol contro il Milan erano tanti e fondati. Al suo posto il più giovane in campo, Luiz Felipe, un centrale brasiliano classe 1998, chiamato a dirigere l'inedita difesa biancoceleste. Gli altri erano Radu e l'esordiente Caceres, che non avevano mai giocato insieme. Roba da azzardo vero ma Inzaghi ha avuto ragione a credere nel suo ragazzo che aveva voglia di emergere e ben figurare. Lo scorso anno Luiz Felipe militava in serie B, nella Salernitana del presidente Lotito. Il balzo è stato triplo. Aveva già giocato titolare in Europa League, senza brillare: normale quando si ha l'impatto con il grande calcio internazionale. Contro il Milan doveva marcare Kalinic, attaccante fisico, al quale ha però lasciato solo le briciole. Ha giocato d'anticipo, in maniera corretta e pulita, commettendo un solo fallo. E ha saputo gestire con personalità e sagacia tattica ogni pallone, senza mai dare l'impressione di andare in affanno. Una disinvoltura sorprendente, proprio una bella impressione alla Scala del calcio, l'esame che tutti devono superare per sperare in una carriera importante. Il brasiliano non ha fatto rimpiangere né de Vrij, né tanto meno i modesti Bastos e Wallace: per l'allenatore una certezza in più in difesa.

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Il Messaggero