Lazio, Luis Alberto torna in bilico tra Roma e Siviglia

Lazio, Luis Alberto torna in bilico tra Roma e Siviglia
Guai a non applaudire un “Mago”. Luis Alberto pretende d’essere coccolato. È permaloso e si offeso perché Lotito ha ribadito che nessun giocatore...

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Guai a non applaudire un “Mago”. Luis Alberto pretende d’essere coccolato. È permaloso e si offeso perché Lotito ha ribadito che nessun giocatore è indispensabile nel calcio: «Quello che ha detto il presidente mi ha infastidito. Non va bene perché abbiamo vinto due trofei e così rischi di non valorizzare i tuoi giocatori. Vorrei sapere anche io dove sarò il prossimo anno, se in Italia o in Spagna. Due giorni fa sembrava fossi incedibile, ora invece no. Vedremo che succederà». Ci risiamo, il numero 10 biancoceleste conferma la sua nostalgia di casa: «Non ho mai nascosto che mi piacerebbe tornare, ma il Siviglia non mi ha chiamato, ha avuto solo contatti col mio entourage». E lo stesso adesso è d’accordo con la Lazio: nell’affare Jony si è parlato di un prossimo rinnovo con adeguamento. Così però Luis Alberto rischia d’irritare davvero Lotito. Il numero uno voleva “cacciare” lo spagnolo proprio per il suo atteggiamento, Inzaghi lo ha fermato. Come conferma in patria, ancora il Mago: «Il mister mi ha chiamato, mi ha detto che sono importante per il suo progetto e che mi vuole alla Lazio. Con lui ho un rapporto che va oltre il calcio e proseguiremo a parlarne in ritiro il 9 luglio». 


MAGLIA 
Il pensiero di Luis Alberto è un lamento controverso. Prima si toglie dal mercato, poi sogna sempre un ritorno: «Devo tanto alla Lazio che mi ha dato l’opportunità di crescere e maturare in Italia. A Roma ho passato tre anni importanti. Lì sto bene, ma non chiuderò mai le porte al Siviglia. Ora c’è pure Lopetegui come allenatore, uno che sa ottenere il meglio da me e mi ha insegnato tanto nella vita». Speriamo che Lotito non cambi idea dopo questa intervista. Ha fatto a Inzaghi una promessa, ma gli ha ribadito che in squadra vuole solo gente motivata, nessuno che insegua un’altra maglia. Per questo pure Milinkovic non verrà trattenuto a oltranza: la Lazio ha bisogno dei soldi della sua cessione, ma il presidente lo lascerà andare (ora si parla di un’offerta del Psg di 75 milioni) solo alla sua condizione. Avvisata la Juve, nonostante abbia già l’accordo col giocatore. 

ATTACCO 

Clamorosa l’idea biancoceleste di puntare sul 28enne Schurlle in rotta col Borussia. Dalla Germania assicurano la richiesta di un prestito, ma il club di Dortmund pretende la cessione a titolo definitivo. E soprattutto nessuna intenzione di accollarsi l’ingaggio (5,5 milioni) proibitivo per la Lazio. Tare lavora all’attacco. Inzaghi vuole Petagna ma il ds preferisce guardare prima fuori dalla Serie A. Dall’Argentina continuano a rilanciare Hurtado, la Lazio ha smentito “El Tanque” Adolfo Gaich, centravanti ventenne del San Lorenzo. Dal Belgio riemerge forte pure la candidatura del tanzaniano Samatta. L’ex laziale Nesta, invece è il nuovo allenatore del Frosinone. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero