Lazio, c'è il Siviglia e Luis Alberto alza una Coppa di cuore

Lazio, c'è il Siviglia e Luis Alberto alza una Coppa di cuore
Nessuna paura, c’è un “talitandem” per sfidare la sfortuna. Caicedo-Luis Alberto può essere comunque la coppia giusta per la supersfida al...

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Nessuna paura, c’è un “talitandem” per sfidare la sfortuna. Caicedo-Luis Alberto può essere comunque la coppia giusta per la supersfida al Siviglia. Se non dovessero farcela Immobile e Milinkovic (per due forti contratture a serio rischio), Inzaghi dovrà ancora affidarsi a Felipao con Correa e lo spagnolo, il suo partner preferito. Già, perché quando Caicedo ha il numero 10 alle spalle, la Lazio fa faville. Insieme 5 gol, 3 di Caicedo con assist di Luis Alberto, 2 di Luis Alberto con assist di Caicedo. L’ecuadoregno solo con Rakitic (2.50 in 30 partite) e Marque (2.48 in 31 partite) aveva una media punti migliore rispetto a quella consolidata con l’ex Liverpool: 2.39 in 28 partite, con un ruolino di 21 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte. In carriera anche per Luis Alberto è la migliore media punti. Insomma, nell’emergenza, Inzaghi può confidare eccome su questi due elementi. Oggi dovrebbe tornare subito in gruppo Luis Alberto, per fortuna con l’Empoli precauzionalmente tenuto a riposo. In realtà anche lui dovrà essere gestito per l’affaticamento, ma non ha nessuna intenzione di perdersi il prossimo appuntamento.

GRANDE PASSATO
Sliding doors. Chissà cosa sarebbe successo se Lotito avesse accettato in estate l’offerta da 30 milioni del Siviglia per Luis Alberto, chissà se giovedì sarebbe stato in campo da avversario. A dire il vero, poteva accadere pure a gennaio, ma stavolta è stato proprio lo spagnolo a rinviare ogni discorso a fine campionato. I primi mesi di questa stagione erano stati condizionati dal mancato ritorno (è cresciuto lì dal 2004 al 2012) del numero 10 in Andalusia. Lui a fine agosto voleva rientrare in Spagna anche perché, oltre alle romantiche motivazioni, il suo ex club gli aveva offerto un contratto da quasi 4 milioni. Lotito gli aveva sbarrato la strada e, nonostante il rinnovo della scorsa stagione, gli aveva promesso d’adeguargli di nuovo lo stipendio alla stregua d’Immobile e Milinkovic. Così ancora non è stato (le trattative ripartiranno a breve), ma sembrano essere passati i tormenti di Luis Alberto. Da più di un mese ha ricominciato a giocare ai suoi livelli, a Frosinone sono tornati gli applausi dei tifosi. Insomma, smaltita la pubalgia (spesso smentita dallo staff medico), lo spagnolo è pronto a rimettersi in mostra nei sedicesimi d’Europa League – ironia del destino – proprio contro il Siviglia.
PROCESSO

La testa oltre i malanni. Perché Luis Alberto non sarà comunque al top, così come Luiz Felipe (appena guarito) e gli affaticati Leiva e Lulic. C’è mezza Lazio sulle gambe, per questo da giorni è già partito il processo per stabilirne le cause. E’ ovvio che gli impegni dell’ultima settimana hanno massacrato la squadra, ma è troppo precaria la condizione fisica per essere solo la 23esima giornata. E’ vero, la Lazio è l’unica italiana rimasta impegnata su tre fronti, ma la preparazione in teoria doveva aver fatto questi conti. Invece sono arrivati tutti insieme e troppo presto gli infortuni muscolari. Inzaghi e il suo staff hanno già cominciato a utilizzare nuovi metodi, ma magari in alcuni allenamenti i giocatori acciaccati dovrebbero essere risparmiati. Un consiglio dato di continuo dai medici, ai quali invece vengono sempre più spesso imputate le sbagliate (di proposito?) diagnosi. Riecheggiano anche vecchie accuse ai fisioterapisti, Lotito in estate urlava da Cortina contro chi nascondeva gli infortuni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero