Pronti, ripartenza, attenzione massima. La Lazio ci prova e sfrutta l’ordinanza per tentare di dare a tutto il calcio una scossa. Questa mattina a partire dalle 9,15 i...
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Oggi è un altro giorno, oggi è davvero un nuovo inizio. Domenica la Lazio aveva vissuto un tourbillon d’emozioni nell’animo. Prima la gioia per l’ordinanza, accolta come una liberazione nella chat di squadra su Whatsapp, poi la furia contro Spadafora, che aveva nuovamente stoppato il calcio. Ieri il Ministro dello Sport si è ammorbidito: «Stiamo stabilendo tutte le linee guida, siamo al lavoro». Eppure la Lazio non si fa intimorire e va avanti secondo il proprio pensiero. Nessuna paura – almeno di facciata - che questo atteggiamento possa ulteriormente irrigidire il Governo e spingerlo a bloccare definitivamente e anzitempo il campionato. Come la Roma, il club biancoceleste vuole già procedere alla visite in anticipo, portarsi avanti col protocollo. Ha deciso di cominciare già oggi con tutti i calciatori, che non si dovranno incontrare fra di loro e entreranno nel quartier generale da accessi diversi. E la privacy degli atleti, prima, durante e dopo i test medici, sarà garantita, soprattutto se qualcuno dovesse essere positivo. Quindi ognuno verrà dirottato su un proprio campo per l’allenamento individuale. Niente palla né un tecnico al proprio fianco, anche se qui sorge una nuova questione relativa a un ruolo: i portieri avranno bisogno almeno dello sparapalloni per riscaldare ed esercitare i loro guantoni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero