Il commovente addio di Lotito a Diaconale: «Caro Arturo, mi hai lasciato...»

Lotito ricorda Diaconale: «Addio a un amico e collaboratore prezioso, esempio per molti»
«Siamo addolorati e logorati dalla sua perdita, ha sofferto tanto e noi con lui. Ci lascia un grande laziale, un uomo vero, una persona perbene. E' stato un grande onore...

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«Siamo addolorati e logorati dalla sua perdita, ha sofferto tanto e noi con lui. Ci lascia un grande laziale, un uomo vero, una persona perbene. E' stato un grande onore lavorare con lui. Ci mancherà molto». Igli Tare, direttore sportivo della Lazio, ricorda Arturo Diaconale, portavoce della società biancoceleste scomparso questa mattina a Roma all'età di 75 anni. «Domani a Dortmund per l’incontro di Champions League - aggiunge il ds albanese all'AdnKronos - giocheremo con il lutto al braccio per ricordarlo». 

Sul sito della società e, invece, il commovente ricordo del presiente Claudio Lotito, profondamento colpito dalla scomparsa di Diaconale. Il numero uno laziale dedica una lettera all'amico nonchè suo portavoce: «Caro Arturo, ci hai, mi hai lasciato… Per lunghi anni ci siamo frequentati, prima come semplici amici, che si incontrano, e come tutti gli amici si parlava di tutto ciò che ci accomunava; poi come collaboratore prezioso che ho fortemente voluto nella famiglia Lazio, di cui tu sei sempre stato un grande sostenitore. E subito hai iniziato a portare idee, proporre progetti, a condividere la tua esperienza con tutto il settore della comunicazione… Caro Arturo, mi parrà impossibile non vedere il tuo incedere elegante, composto, da signore d’altri tempi, per i viali di Formello… La tua voce, il tuo modo di esporre le idee, il modo pacato e sempre aperto, gentile. Arturo, pur lottando con tutte le tue forze, con dignità ed in silenzio, hai continuato a telefonare, a chiedere, ad interessarti di come andavano le cose. Esempio per molti. Arturo, sono più che certo che nostro Signore ti ha accolto e consolato, dandoti la forza di continuare, in altra maniera, ad essere vicino alla tua famiglia ed a tutti coloro a cui hai riempito la vita e che ti hanno conosciuto ed apprezzato Ovunque tu sia…».

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Il Messaggero