Lazio, Lotito furioso con Inzaghi e la squadra dopo la brutta figura di Cluj

Simone Inzaghi
Mercato, scelte tecniche e atteggiamento della Lazio, Lotito è furioso. La squadra non ha fatto quasi in tempo ad uscire dal rettangolo, che il presidente ha chiamato Tare...

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Mercato, scelte tecniche e atteggiamento della Lazio, Lotito è furioso. La squadra non ha fatto quasi in tempo ad uscire dal rettangolo, che il presidente ha chiamato Tare e ha urlato. Un minuto dopo il fischio le sue grida si sentivano dal telefono, il diesse era ammutolito fuori dalla spogliatoio. Adesso non ci sta più, il numero uno. Dopo Ferrara in Romania, al debutto europeo, si è consumato un altro scempio, è pronto di nuovo a scendere lui in campo. Ieri mattina non si è palesato a Formello, davanti a Tare Inzaghi ha accennato alla squadra un timido discorso. Già fra oggi, ma molto più probabilmente domani, può affacciarsi Lotito. Vuole farlo prima della sfida delicata col Parma, come l’anno scorso. C’è un clima pesante, aria di ritiro. Difficilmente si consumerà con un’altra sconfitta o pareggio, ma solo perché non avrebbe senso per un giorno. Martedì alle 14 la Lazio lascerà il centro sportivo per andare in treno (alle 15.30 da Termini) a Milano. Dopo l’Inter però non ci sarà più nessuna ancora di salvataggio.


PANCHINA 
Pronti via sono tutti in discussione, Lotito torna a far sentire la sua voce. Non gli piace che Tare e Inzaghi si stiano coprendo a vicenda le spalle. Sia sul mercato che dal punto di vista tecnico, il presidente sta già facendo traballare le scelte. E’ chiaro che i giocatori abbiano le loro colpe, ma sotto accusa finisce pure la classe dirigente. Perché sono rimasti a casa per esempio Luis Alberto e Immobile? E perché è stato confermato Caicedo (ha un’offerta dal Qatar e non ha ancora firmato il rinnovo) e poi in panchina c’è solo il baby Adekanye? Berisha continua a vagare, Vavro è costato 12 milioni e non gioca titolare. Anzi, quando lo fa contro il Cluj, fa pensare a Lotito d’aver gettato troppi soldi al vento. Perché ora ci sono 13,2 milioni in passivo sul bilancio. Anche se dopo il 30 giugno 2019 sono stati spesi appena 24,50 milioni e ne sono stati incassati 31 sul mercato, grazie sopratutto a Neto e Jordao. Quindi, si tornerà presto in pareggio.

TREND 

Contro il Cluj è arrivato invece il secondo ko consecutivo. S’è consumato di nuovo nel secondo tempo e non è un caso. Tare ha assicurato che Inzaghi ci sta lavorando, eppure solo nell’anno solare sono stati dispersi 16 punti (10 ko in 22 gare) in campionato e altri 9 in ambito europeo. Purtroppo questo trend va avanti addirittura da Salisburgo. Inzaghi non è mai riuscito a porre rimedio. Non solo, in conferenza giovedì ha detto che la Lazio avrebbe meritato il successo. Non riesce più a vedere in faccia la realtà, il tecnico. Alla vigilia del Cluj aveva tirato qualche bordata al gruppo («Non siamo una grande squadra»), subito dopo è tornato inutilmente a coccolarlo. Forse per proteggere anche il proprio lavoro. A giugno aveva chiesto precise garanzie per firmare il rinnovo, poi ha avallato lui un mercato stitico. Non ha voluto firmare un triennale, ha preferito un anno (2021) per non rimanere ostaggio. E’ presto per dirlo, ma rischia d’aver fatto un favore a Lotito. La sua panchina non è certo già in discussione, ma deve riprendere subito lucidità al timone. 
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Il Messaggero