Lazio, Leiva si difende: «Non ho mancato di rispetto a nessuno»

Lazio, Leiva si difende: «Non ho mancato di rispetto a nessuno»
«Mi preme chiarire che le accuse rivolte recentemente alla mia persona su eventuali fatti nel post partita di Milano sono totalmente false ed infondate»: inizia...

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«Mi preme chiarire che le accuse rivolte recentemente alla mia persona su eventuali fatti nel post partita di Milano sono totalmente false ed infondate»: inizia così il posto del brasiliano della Lazio, Luca Leiva, coinvolto nel parapiglia di fine partita di sabato sera a San Siro contro il Milan. Secondo la Gazzetta dello Sport, il brasiliano avrebbe rivolto una frase ingiuriosa a un dirigente rossonero in carrozzina, ma il diretto interessato interviene a smentire. «In 10 anni di carriera non mi sono mai permesso di mancare di rispetto a nessuno», prosegue il centrocampista. 


«È mia premura evidenziare in modo perentorio tale fatto increscioso e totalmente falso nei miei confronti - scrive Leiva nel comunicato - in quanto in dieci anni di carriera non mi sono mai permesso di mancare di rispetto a nessuno. Ciò non fa assolutamente parte del mio comportamento professionale e altresì offende non solo terzi ma anche me a livello umano. Sicuramente in una partita di calcio, preso dalla tensione agonistica, posso aver detto molte cose, ma c'è sempre un limite che giammai mi son permesso di superare, in quanto la mia educazione fondata su rispetto e buon senso non mi farebbe mai tollerare tale condotta». 


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Il Messaggero