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Solo l’amore può superare certe barriere economiche. Chissà se Coutinho si è innamorato della capitale. Magari proprio a San Valentino di un anno e mezzo fa è scoccato il colpo di fulmine. Quel giorno del 2020 Leiva aveva postato le foto all’ombra del Colosseo con l’amico Philippe e le rispettive famiglie. I tifosi avevano invaso la sua bacheca con le suppliche: «Lucas, convincilo a vestire la maglia biancoceleste». Quel desiderio oggi torna di moda prepotentemente. Laziali scatenati sui social col playmaker brasiliano ambasciatore della Lazio nell’opera di persuasione. I due connazionali sono legati da un rapporto speciale, Coutinho ha sempre ringraziato Leiva al Liverpool, attribuendogli addirittura i meriti della sua esplosione. Senza la sua guida in campo e spirituale, il fantasista si è perso nelle sue esperienze a Barcellona e Bayern: magari proprio Lucas può fargli ritrovare la bussola e le giocate magiche. L’agente Kia Joorabchian lo ha proposto a Lotito e Tare, Sarri ama i folletti stile Insigne e lo accoglierebbe a braccia aperte. Leiva gli sta indicando la retta via biancoceleste, ma c’è un solo modo di percorrerla, altrimenti il matrimonio è impossibile: Coutinho deve superare l’ostacolo invalicabile del suo stipendio monstre.
DUE CHANCE
È una scommessa su se stesso e sulla sua voglia di rinascere lontano dalle pressioni di club obbligati a vincere. Solo questo può allontanarlo dalle sirene economicamente più allettanti della Premier. Coutinho non rientra nei piani di Koeman, ma guadagna circa 10 milioni, con un contratto che scadrà solo nel 2023. Il Barça è disposto a cederlo in prestito con diritto di riscatto fissato intorno ai 20-25 milioni, ma alla Lazio dovrebbe rinunciare ad almeno 3-4 milioni per arrivare a un massimo a 6-7: in quel caso, Lotito potrebbe sfruttare il Decreto Crescita e pagarne la metà concretamente. L’altra opzione è legata alla partecipazione del club blaugrana allo stipendio di Philippe. A Formello al momento considerano ancora la candidatura solo e soltanto una suggestione, sicuramente preferita a James Rodriguez, ma al pari di Julian Draxler, sui quali sorgerebbero gli stessi problemi contrattuali a monte. Figuriamoci poi che, in questo momento di crisi generale, Lotito vuole piuttosto ridurre tutti i costi gestione.
FESTA D’ADDIO?
Può liberarsi intanto dello stipendio di Correa, la Lazio.
Il Messaggero