Lazio, Lazzari ci prova ma resta un paradosso tra i terzini biancocelesti. Cataldi da valutare

L'ex Spal è il terzino più offensivo che ha la Lazio, ma tra gol e assist...

Lazio, Lazzari ci prova ma resta un paradosso tra i terzini biancocelesti. Cataldi da valutare
A poco più di un anno da quel gol all’Arechi che valse la risalita nelle gerarchie di Sarri, Lazzari è tornato a fare la spola tra campo e panchina. Nessuna...

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A poco più di un anno da quel gol all’Arechi che valse la risalita nelle gerarchie di Sarri, Lazzari è tornato a fare la spola tra campo e panchina. Nessuna crisi o litigio con l’allenatore, semplice scelta tecnica. Nelle ultime cinque gare disputate dalla Lazio, il terzino ha giocato titolare solamente in Coppa Italia, competizione dalla quale il club capitolino è stato eliminato per la quarta volta di fila ai quarti di finale, in questo caso dalla Juve. In campionato invece il suo impiego è stato minimo.

Lazio, paradosso Lazzari: il più offensivo dei terzini senza gol o assist

Dai 12 minuti contro il Milan ai 19 con la Fiorentina, fino ad arrivare alla panchina di lunedì col Verona. Passi indietro importanti che hanno generato qualche mugugno da parte del numero 29, ormai costantemente in ballottaggio con Marusic e Hysaj. Quest’ultimo è tornato ai livelli delle prime uscite in maglia biancoceleste e da fedelissimo del tecnico si è ritagliato di nuovo un po’ di spazio, mentre Marusic praticamente non esce mai dal campo. Il montenegrino e l’ex Napoli in un momento di difficoltà di condizione della squadra assicurano maggiore copertura, elemento che porta Sarri a lasciare lo spericolato Lazzari in panchina. Con lui la Lazio spinge di più, non c’è dubbio, eppure c’è una statistica curiosa nella sua stagione: sena considerare l’autogol propiziato all’esordio col Bologna è l’unico terzino a disposizione che non ha mai contribuito finora con gol o assist.

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Cataldi da valutare

C’è da scommettere che già da oggi l’ex Spal in allenamento cercherà di convincere Sarri a schierarlo contro l'Atalanta, ma nel frattempo la concentrazione dell'allenatore sarà tutta su Cataldi. Il regista è quello uscito peggio dalla sfida col Verona a causa di un trauma alla coscia sinistra. Nulla di grave, ecco perché il numero 32 proverà a stringere i denti per il big match di sabato. Il Comandante ci conta, ma in caso contrario oltre a Marcos Antonio terrà in considerazione anche Vecino in cabina di regia. Con l’Atalanta servirà maggiore fisicità a centrocampo e in caso di forfait di Danilo, l’ex Inter permetterebbe lo schieramento di Luis Alberto, senza dimenticare che all’andata Sarri a partita in corso lo spostò proprio davanti alla difesa. Opzione sicuramente da tenere in considerazione, ma la priorità resterà il recupero di Cataldi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero