Lazio, Marusic lo stakanovista è l'uomo in più di Inzaghi

Lazio, Marusic lo stakanovista è l'uomo in più di Inzaghi
Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra. Non esiste ideologia, quando hai Marusic in rosa. Sta chiudendo addirittura da centrale quest’annata, ma...

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Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra. Non esiste ideologia, quando hai Marusic in rosa. Sta chiudendo addirittura da centrale quest’annata, ma è senza dubbio lui la più lieta sorpresa. Jolly di fascia, terzo di difesa, il risultato cambio poco o nulla. Per carità, commette qualche errore in più davanti alla porta, ma è solo questione di abitudine ed esperienza. Alla fine sta imparando a giocare in quel ruolo addirittura a 28 anni per la prima volta. Eppure, anche quando sbaglia, Inzaghi non ci rinuncia. Impressionante la sua prestanza fisica e, ora, pure la sua continuità. Anche contro la Fiorentina giocherà, ma Inzaghi deve decidere se traslocarlo ancora. Nessuna bocciatura, ma la squalifica di Fares porta a qualche valutazione in più per sabato sera. Luiz Felipe ieri ha svolto anche la partitella, ma al massimo andrà in panchina. Lulic non ha mai giocato una partita intera, potrebbe essere rispolverato Patric sul centro-destra, con Acerbi rientrante dalla squalifica. Proprio l’ex Sassuolo (secondo) surclassato ormai dal montenegrino per presenza. Con 2625’ in campo, lo stakanovista della Lazio ora è Adam: 32 gare su 34 giocate in campionato, con il recupero e i possibili 90’ del Torino può diventare uno dei più presenti dell’intera Serie A. Senza dimenticare 8 match su 8 in Champions e altri 2 in Coppa Italia. Incredibile la trasformazione di uno che aveva accumulato in totale appena 15 gare e 939’ nella penultima annata. Marusic ha messo alle spalle i guai fisici, che lo avevano sempre tormentato nell’ultima parte di carriera. Quasi surreale che a risolvere il problema di postura sia stato un dentista consigliato dal ds Tare a Ostia. L’intervento pare abbia aggiustato pure la convergenza: chiedere ad Atalanta e Udinese punite all’incrocio da una sua doppia pennellata. 


RINNOVO
E’ la sua migliore stagione a Roma. Anche 5 assist stavolta, Champions compresa. Marusic merita più di una conferma e la Lazio deve fare in fretta. Nel 2022 va a scadenza, sul rinnovo sino al 2026 non c’è ancora la firma, anzi un po’ di distanza. Adam guadagna 800 mila euro, vorrebbe un sostanzioso ritocco, andando a toccare quota 2 milioni, ma Lotito si è fermato a 1,5 più bonus come offerta. C’è ottimismo, ci si può incontrare a metà strada, ma bisogna fare i conti pure con il Psg sempre alla finestra. Sembrava folle l’interesse la scorsa annata, invece i francesi ci avevano visto lungo sulla sua reale forza. E, al di là del prolungamento, è arrivato il momento di fare un punto anche con l’agente Kezman: se arrivasse una proposta da 30 milioni, la Lazio a malincuore potrebbe pure decidere di far cassa con una clamorosa plusvalenza. 
FASCIA

Se Marusic dovesse restare, come sembra, potrebbe diventare il titolare della fascia sinistra. A meno che non venga fatta un’altra scelta, con la conferma di Adam in difesa o a giocarsi il posto con Lazzari a destra. Lulic andrà via, a Fares verrà concessa un’altra opportunità: è costato 8 milioni e ha vissuto una stagione travagliata. C’è da decifrare il futuro dei rientranti  Lukaku e Jony, Kamenovic sembra destinato a giocare come vice-Radu nella retroguardia. La Lazio ora deve pensare a centrare il ritorno in Champions sino all’ultima giornata. Senza i soldi della qualificazione, tutto potrebbe tornare in discussione o in vendita. Lotito difficilmente riuscirà a cedere i big Luis Alberto, Milinkovic e forse lo stesso Correa a una cifra congrua nel mercato post-pandemia. Ecco perché potrebbe essere sacrificata l’ultima scoperta. Marusic è uno dei nuovi gioielli di casa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero