La Lazio in attacco non è Felipe. Caicedo rischio forfait a Udine

La Lazio in attacco non è Felipe. Caicedo rischio forfait a Udine
ROMA Ansia Caicedo. Si teme che l’attaccante possa dare forfait sul filo di lana. Inzaghi freme e ha il timore di non poter contare sull’attaccante per Udine. Una...

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ROMA Ansia Caicedo. Si teme che l’attaccante possa dare forfait sul filo di lana. Inzaghi freme e ha il timore di non poter contare sull’attaccante per Udine. Una piccola tegola che non ci voleva, anche perché il tecnico era pronto a riproporlo in coppia con Immobile, lo stesso tandem che aveva annientato la Roma nel derby e fatto sognare nella corsa scudetto nella passata stagione. Il Panterone nella tarda serata di ieri si è recato in Paideia per alcuni controlli che avrebbero evidenziato un edema al tendine del piede. Un problema che l’aveva tormentato fino a qualche settimana fa e che ora pare sia tornato a dargli fastidio. Sul finire dell’allenamento l’attaccante ha avvertito un po’ di dolore, sembrava una cosa da niente, ma col passare delle ore il disturbo aumentava, ecco perché si è deciso di effettuare dei controlli. Oggi si deciderà se sarà il caso di rischiare o meno. Un peccato perché Inzaghi l’aveva risparmiato a Monaco proprio per schierarlo con Immobile domani a Udine. L’ultima volta che Caicedo e Immobile hanno giocato insieme dal primo minuto è stato nel derby di gennaio. L’Uomo della Provvidenza biancoceleste, che aveva messo il suo ennesimo sigillo nella gara col Crotone, era pronto a dare una mano anche a Ciro. Una sorta di angelo custode. Un aiuto in più per dare una mano e un’ulteriore spinta a Immobile per ritrovare gol e sorriso.


PRONTO IL TUCU
Quando i due giocano insieme, entrambi si alternano come punti di riferimento in avanti, con Felipe più adatto a fare la boa e Ciro che gli gira attorno. E in questa maniera di stare in campo, spesso Immobile ha trovato più consapevolezza nelle sue giocate decisive per segnare ma anche per permettere agli altri d’inserirsi e creare azioni pericolose. Da non sottovalutare che il Panterone ha una media-gol più alta dello stesso Ciro: 1 gol ogni 115 minuti, mentre il napoletano ogni 136. Ma ora, vista la situazione e il problema fisico, si dovrà decidere in fretta e, se necessario, cambiare strategia e tattica in corsa. Dietro che scalpitano ci sono Correa e Muriqi, ma l’argentino, nonostante sia un po’ stanco, non si tirerà indietro ed è in netto vantaggio sul turco. La Lazio ha bisogno di vincere e soprattutto di essere imprevedibile. Per questo se Caicedo non sarà in gradi di giocare, al suo posto subentrerà l’attaccante argentino.
FARES RIPOSA

La gara con l’Udinese è l’ennesimo crocevia stagionale, fermarsi in Friuli vorrebbe dire quasi abbandonare sogni di rimonta. Per questo Inzaghi si affida al tandem d’attacco collaudato, con il ritorno di Leiva in regia e di Marusic sulla corsia sinistra. A destra la conferma di Lazzari, al quale verrà bloccato il dito lussato con una fasciatura rigida. In difesa Acerbi e Radu (per il romeno 401 gare eguaglierà il record di Favalli), con uno tra Patric e Musacchio, con lo spagnolo in vantaggio, anche se l’argentino (clamorosamente) pare abbia chance serie di giocare. Chi non ci sarà è Fares che ieri ha riposato e lo farà anche domani, sfruttando la sosta per recuperare. Per lui una leggera distorsione al ginocchio sinistro (quello operato), ma al rientro dovrebbe essere a disposizione.
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Il Messaggero