Orgoglio e carattere, la Lazio dimezzata si prende il primo posto

Orgoglio e carattere, la Lazio dimezzata si prende il primo posto
La Lazio ogni volta che si trova in difficoltà tira sempre fuori il meglio. Ed è successo anche ieri. Anzi, nella totale emergenza stava addirittura riuscendo a fare...

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La Lazio ogni volta che si trova in difficoltà tira sempre fuori il meglio. Ed è successo anche ieri. Anzi, nella totale emergenza stava addirittura riuscendo a fare un capolavoro. Macchiato solo dalla follia di Patric a fine primo tempo. I biancocelesti con 12 uomini contati (una decina fuori tra tamponi positivi e infortuni) pareggiano a Bruges per 1-1. Un punto d’oro che gli consente di restare indenne nella trasferta più difficile (per via appunto dell’emergenza totale) e mantenere anche la testa della classifica proprio con i belgi (biancocelesti primi per la differenza reti). Ma c’è di più perché il punto conquistato ieri sera a Bruges perché toglie anche quel fastidioso zero ai punti fatti nelle ultime 5 trasferte europee (ultima vittoria il 25 ottobre 2018: 3-1 a Marsiglia). Una prova d’orgoglio quella dei biancocelesti che nel finale sfiorano anche il colpaccio, peccato che Pereira (arrivato ieri mattina con un charter dopo il tampone di controllo negativo) prima e Milinkovic poi si divorino le due chance.


RIPARTENZE

Inzaghi imposta la gara sulle ripartenze. Squadra bassa in attesa e contropiedi micidiali. Proprio come quello che porta al vantaggio firmato da Correa. Primo gol stagionale per l’argentino con la maglia della Lazio. L’uomo più atteso all’esame di maturità. E lo scherma sarebbe stato perfetto se Patric sul finale di primo tempo non si fosse lasciato andate ad una follia: cintura senza senso ai danni di Rits. L’arbitro Taylor richiamato dal Var assegna il rigore dopo aver guardato le immagini (tempo totale 3 minuti). All’intervallo Patric resta negli spogliatoi per via di giramenti di testa e vomito. Senza lo spagnolo Inzaghi passa al 4-4-2 arretrando Parolo in difesa e mandando dentro Pareira e Muriqi. L’esperimento fa vacillare la squadra. Soprattutto dietro. Non è un caso che la Lazio subisca parecchio l’iniziativa del Bruges che tenta il tutto per tutto per vincerla. I biancocelesti resistono: tre gradi interventi di Reina e un gol divorato da Sobol e uno da Former. La sfortuna perseguita i biancocelesti, Caicedo deve uscire per via di un guaio alla spalla (altro problema in vista del Toro) e Simone è costretto a far esordire Czyz (2001). I ragazzi di Inzaghi resistono e portano a casa un pareggio che sa tanto di vittoria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero