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Il Boeing 737-300 con la livrea della Lazio ieri all’ora di pranzo è atterrato a Roma. Precisamente alle 12,57, dopo 49 minuti di volo era sulla pista di Fiumicino. Il decollo dall’aeroporto di Crotone è avvenuto alle 12,08 non appena è stato riaperto lo spazio aereo. Nessun problema. La mancata partenza dal terzo scalo calabrese è stata dovuta solo ed esclusivamente alle condizioni meteo. Il Pitagora era stato chiuso. D’altronde il piccolo aeroporto non ha la torre di controllo e serve solo per pochi voli. Lo scalo principale è quello di Lamezia Terme da dove la squadra è ripartita nella notte di sabato con un volo Alitalia arrivato appositamente da Roma. E sempre le condizioni meteo proibitive sono state la causa dell’atterraggio difficoltoso di venerdì. Nessuna planata fantozziana. Le raffiche di vento hanno dapprima costretto il pilota a sorvolare Crotone per trovare il momento giusto e poi a mantenere alta la velocità per evitare di far sbandare il velivolo. Il video da “brividi” fatto da qualche calciatore ha scatenato i social (in società è scattata la caccia al colpevole che lo ha diffuso). Non solo perché prima della partenza da Roma un “dipendente” dell’aeroporto di Fiumicino ha registrato un video nelle vicinanze dell’aereo soffermandosi in particolare su dei “rattoppi”. «Abbiamo denunciato il fatto alle autorità giudiziarie e competenti e diffidato la società Aeroporti di Roma da controlli più appurati poiché ovviamente una situazione del genere pone a repentaglio il sistema di accesso all’aerostazione» spiega in una intervista a LazioPress il vicepresidente della Tayaran Jet Massimo La Pira. Anche la Lazio si è mossa immediatamente e denunciato il fatto alle autorità giudiziaria. Il colpevole sarebbe già stato individuato. E nelle prossime ore potrebbe essere denunciato.
IL DERBY DEL CIELO
Ironia e invidia si sono intrecciate per tutta la giornata di ieri.
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Il Messaggero