Lazio, è ancora Keita l' uomo della scossa ma stavolta non è bastato

Lazio, è ancora Keita l' uomo della scossa ma stavolta non è bastato
REGGIO EMILIA - Questa volta a Keita non è riuscito il miracolo di far vincere la Lazio. A Verona era entrato dalla panchina e aveva cambiato volto alla squadra, contro il...

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REGGIO EMILIA - Questa volta a Keita non è riuscito il miracolo di far vincere la Lazio. A Verona era entrato dalla panchina e aveva cambiato volto alla squadra, contro il Frosinone si era ripetuto, contro il Sassuolo ha garantito una bella scossa però non è stata sufficiente a fermare la formazione di Di Francesco che ha conquistato i 3 punti. Keita, nonostante le belle prove recenti, non ha ancora meritato un posto da titolare, perché l'allenatore Pioli l'ha ancora schierato a partita in corso. Però, vista la velocità, l'incisività e la freschezza, forse sarebbe il caso di puntare maggiormente sul brasiliano che resta uno dei migliori interpreti della formazione biancoceleste. Le cose migliori, infatti, sono arrivate dai suoi spunti, dai suoi cross e dalle sue percussioni nel contesto di un gruppo che, almeno in trasferta, subisce troppo, incassi tanti gol e produce poco in fase offensiva. Allora la domanda sorge spontanea: perché rinunciare alle verve di questo ragazzo spagnolo che accende sempre le partite della Lazio, quando viene mandato in campo? Quando si è bravi e decisivi non contano gli anni, né le gerarchie, perciò il Keita di questo periodo merita di giocare dall'inizio. Perché nemmeno lui può compiere sempre i miracoli ma chiede soltanto si poter dimostrare il suo valore nell'arco nei 90 minuti, non in spezzoni di gara, quando tutto diventa in salita e quindi anche più complicato. Ad ogni modo, anche in questa occasione, ha meritato la palma di migliore della Lazio.
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Il Messaggero