Due trasferte in cinque giorni. Dopo la vittoria contro il Cagliari, la Lazio affronterà il Bologna e il Benevento lontano dall’Olimpico. Alla vigilia della sfida...
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Bologna. «E’ l’insidia più grande. Partite semplici non ce ne sono. Le partite vanno interpretate e vinte. Domenica siamo stati bravi noi a farla diventare semplice contro il Cagliari. Domani troveremo una squadra ferita, che ha perso domenica a Bergamo e che veniva da tre vittorie un pareggio. Hanno giocato contro Napoli e Inter. Donadoni è un ottimo allenatore che farà di tutto per renderci la partita complicata».
Scelte. «Stamattina abbiamo fatto un buon allenamento, ma c’era ancora un po’ di stanchezza. Valuterò tutte le situazioni. Abbiamo un paio di situazioni da valutare. Radu ha avuto la febbre nella notte e non si è allenato. Domani faremo una leggera sgambata e deciderò. Tra i convocati rientrerà Lukaku, mentre Felipe Anderson, Wallace, Basta e Mauricio, che ha accusato una contrattura, restano qui».
Salto di qualità. «Domani sarà una partita delicata. Loro hanno ottimi giocatori, hanno più certezze rispetto all’anno scorso».
Razzismo. «Penso che la Lazio come società e anche gli stessi tifosi nella storia hanno dimostrato di mettere in atto sempre iniziative contro razzismo. La società si è mossa. L’episodio di domenica è riconducile a pochissime mele marce ed è giusto condannarlo».
Immobile. «Per come lo si vede potrà migliorare. E’ del 1990, ha ampi margini di miglioramento e ci potrà dare ancora tanto».
Avversari. «Donadoni è stato allenatore della Nazionale e fa giocare bene le sue squadre. Domani ci creerà difficoltà. Hanno giocatori importanti e bravi. Abbiamo lavorato sul 3-5-2, perché possono giocare anche con questo modulo».
Aspettative. «Lo ripeto sempre ai ragazzi: è presto dopo nove partite, bisogna guardare bene il prossimo avversario. Il tempo non è tanto, non ti permette di lavorare, ma loro hanno dimostrato di saper preparare bene le partite».
Nani. «Sta bene, è un giocatore che si è integrato. Sono contento di lui e di Caicedo. Aspetto a braccia aperte Felipe Anderson e Palombi. Per un allenatore la cosa più difficile è scegliere, e io vorrei farlo, recuperando tutti gli infortunati».
Scudetto. «Con tutte le partite che abbiamo è difficile. Di volta in volta vedremo dove saremo».
Contraccolpo. «Per quello che è successo non credo. La Lazio ha dimostrato di essere contro qualsiasi istigazione al razzismo. Quello che è successo domenica è riconducibile a pochissime mele marce». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero