Lazio, Inzaghi a caccia di panchine e vittorie per abbattere i miti del passato

Simone Inzaghi, foto Mancini
Il Signore dei record. Non è sazio Inzaghi, vuole stupire ancora e conquistarsi un posto in prima fila nella storia della Lazio e guardare tutti dall’alto verso il...

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Il Signore dei record. Non è sazio Inzaghi, vuole stupire ancora e conquistarsi un posto in prima fila nella storia della Lazio e guardare tutti dall’alto verso il basso. Dopo aver sfatato diversi tabù, come quello del secondo anno in biancoceleste con vittime importanti come Pioli e Petkovic, o aver cancellato il primato del ct della Svizzera con i 40 punti conquistati nel girone d’andata nella stagione 2017-2018, adesso Simone mette nel mirino mostri sacri come Zoff, Eriksson e Maestrelli. Il primo obiettivo è quello delle presenze totali sulla panchina biancoceleste. Attualmente, Inzaghi è sesto con 158 presenze, davanti a lui ci sono Maestrelli, Rossi, Eriksson, Lorenzo e Zoff. Quest’ultimo è primo con ben 202 panchine, quarantaquattro in meno rispetto a Simone. Se il tecnico non verrà esonerato, già con le gare in programma (36 di campionato, almeno una in Coppa Italia, la finale di Supercoppa e le 6 del girone di Europe League), supererà tutti ed eguaglierà il Mito. Per essere primatista in assoluto, oltre a restare in sella fino al termine della stagione, ad Inzaghi basterà qualificarsi al turno successivo d’Europa League o passare in coppa Italia. Non solo. Simone è in corsa pure per essere il più bravo nelle vittorie stagionali. Qui il primo è Sven con 106, seguito da Zoff e Inzaghi a 83. Anche qui gli basterà ottenere 24 successi per balzare in testa pure in questa classifica. Ma non è tutto. L’ultima è sulle gare vinte in serie A. Grazie ai tre punti di Marassi, Simone ha superato Eriksson, 64 a 63, e con altre 10 vittorie farà meglio di Zoff, ancora primo con 73.
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Il Messaggero