Una rosa completa e con pochissime spine. Basta scorrere l’elenco dei giocatori e sentire che aria tira tra le altre squadre per capire che la Lazio non ha bisogno di...
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IL TASSELLO IN PIÙ
Inzaghi gioca con la difesa a tre e guardando i nomi in organico ora ha due giocatori per ruolo. Caceres è la ciliegina che mancava. De Vrij è il gioiello. Difficile possa firmare il rinnovo di contratto. Una cosa è certa: finirà la stagione in biancoceleste. Una perdita dolorosa per il futuro ma ora è tempo di guardare solo al presente. Bastos e Wallace hanno avuto qualche infortunio e qualche flessione ma il rendimento complessivo è comunque più che sufficiente. Radu, quello su cui pendevano più interrogativi, sta disputando una stagione straordinaria. Forse era l’unico a non avere un ricambio. Caceres ha coperto quel buco. Luiz Felipe è giovane ma ha mostrato grossi margini di miglioramento. Il centrocampo è il reparto più forte in assoluto. Può contare diamanti purissimi come Milinkovic e Luis Alberto. Leiva è l’ingranaggio che fa muovere difesa e mediana come un unico corpo. Vinto a mani basse il paragone con Biglia. Probabilmente in organico non c’è uno con le sue stesse caratteristiche. Murgia è più una mezzala e Di Gennaro, al netto dei tanti infortuni, è un regista classico. Parolo è un tuttofare. Lulic un jolly che può fare tre ruoli indifferentemente. Gli esterni della mediana a 5 sono Marusic e Basta a destra a cui si può sommare anche Patric. A sinistra ci sono Senad e Lukaku. Il nuovo anno ha portato in dono anche Felipe Anderson e Nani. Dovranno impegnarsi molto per togliere il posto a Luis Alberto, difficile possano coesistere, ma il gran numero di partite che dovrà fare la Lazio gioca a loro favore. E in attacco e in porta? Chiaro, qualche piccola spina c’è e alla distanza potrebbe risultare fastidiosa. Ma nessun allarmismo.
DISCORSI FUTURI
In avanti manca una valida alternativa ad Immobile. Difficile trovarne uno con il suo rendimento. Caicedo ha potenza, è una prima punta con caratteristiche diverse da Ciro e l’alchimia con Luis Alberto non può essere certo la stessa. Palombi è un giovane interessante ma deve maturare e così Lotito lo ha mandato in prestito alla Salernitana. Discorso simile per la porta: dietro Strakosha il nulla o quasi. Vargic non convince affatto e Guerrieri, tra i 96 più talentuosi, non riesce a trovare mai spazio. Due discorsi che dovranno essere ripresi obbligatoriamente a giugno.
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Il Messaggero