Lazio, un "Ciro" tra le certezze

Lazio, un "Ciro" tra le certezze
Poche, per ora, ma buone. La Lazio riparte dalle sue certezze. Inzaghi si aggrappa sempre e di più a Immobile, Parolo, Radu e Leiva. E in parte anche a Milinkovic. Tradotto...

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Poche, per ora, ma buone. La Lazio riparte dalle sue certezze. Inzaghi si aggrappa sempre e di più a Immobile, Parolo, Radu e Leiva. E in parte anche a Milinkovic. Tradotto da chi non tradisce mai o quasi. E’ grazie soprattutto a questi giocatori che i biancocelesti sono riusciti a ripartire e mettersi alle spalle la tremenda botta del derby e quella subita in Europa League con l’Eintracht Francoforte. Due sconfitte che rischiavano di lasciare il segno, invece qualche reazione domenica pomeriggio con la Fiorentina c’è stata. Il successo sui viola può far rifiatare Inzaghi, dandogli la possibilità di poter lavorare nelle prossime due settimane per recuperare forza, condizione e mentalità. 


SEGNALI INCORAGGIANTI
Rispetto alla passata stagione qualche ombra c’è, ma è altrettanto vero che la Lazio, pur non convincendo del tutto e soffrendo più del dovuto, nelle ultime otto partite è riuscita a raccogliere ben sei successi. Non è un dato da trascurare anche perché, con tutto quello che è accaduto con la Roma, la formazione laziale è quarta, sopra i giallorossi e al Milan, appena con un punto di distacco dall’Inter e tre dal Napoli. Insomma, in piena lotta. E pure questo significa che qualche valore importante c’è, eccome. Ed è proprio su questi dati che il tecnico vuole ripartire per rilanciare le ambizioni di una squadra che sogna la Champions. 

GARANZIE TECNICHE 

Il leader tecnico e inamovibile resta sempre Immobile. Lui sì che non si arrende mai e risponde ogni volta presente. In dieci gare stagionali, l’attaccante è andato a segno già sei volte. Uno score importante e sul quale ci si può fare sempre affidamento, considerato pure che in 98 gare con la Lazio di gol ne ha fatti 73. Numeri pazzeschi che Ciro, per continuità di rendimento, ha reso quasi normali. Ma che di ordinario non hanno nulla. Per non parlare del carattere e della solidità di Radu o della caparbietà di Leiva e Parolo. Entrambi rappresentano l’anima della squadra, una vera diga davanti alla difesa. Se uno è in difficoltà, l’altro va in suo aiuto e lo sorregge, come è accaduto in Germania, quando il brasiliano ha steccato la sua prima partita in biancoceleste e l’ex azzurro ha sorretto quasi da solo l’intero reparto. C’è da dire che in questa prima parte della stagione l’italiano sta dando qualcosa di più. E tra questi, pur meritando poco per quanto ha fatto vedere fino ad ora, spunta a sorpresa Milinkovic-Savic che con la Fiorentina ha brillato poco per qualità, ma tanto per quantità. A lui che tanto piace esibirsi in colpi di tacco e magie, domenica si è sacrificato come non mai. Basti pensare che, secondo quanto riporta “Laziopage”, nei chilometri percorsi e nella velocità media di tutta la gara ha superato Parolo in entrambi i casi. Non solo. E’ risultato essere più bravo nelle palle recuperate, ben 12, e nei contrasti aerei. E se Sergej si mette in testa di tornare ai suoi livelli tecnici e in più conserva questi numeri, beh allora la Lazio non può che tornare a sognare.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero