Lazio, Chievo di volta per il quarto posto

Lazio, Chievo di volta per il quarto posto
Avanti a forza Ciro. La Lazio alza il vessillo di Immobile per battere il Chievo e sperare di rosicchiare importanti punti in chiave Champions. L’attaccante biancoceleste...

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Avanti a forza Ciro. La Lazio alza il vessillo di Immobile per battere il Chievo e sperare di rosicchiare importanti punti in chiave Champions. L’attaccante biancoceleste non è al meglio ma Inzaghi non vuole assolutamente fare a meno di lui perché sa benissimo che con una rete immediatamente Ciro tornerebbe al top. Un gol su azione che gli manca dal 10 marzo scorso in casa della Fiorentina. L’ultima volta che è finito sul tabellino è stata due settimane fa contro il Sassuolo. Un calcio di rigore. Sfortuna, tanta e un filo di nervosismo che gli hanno tolto lucidità e freddezza. Vuole ritrovarle tutte in un colpo per spiegare le vele verso il finale di stagione. Anche perché la Lazio in otto giorni si gioca tantissimo. Oggi il Chievo e domenica prossima la Sampdoria per continuare l’assalto al quarto posto. In mezzo la semifinale di ritorno della Coppa Italia in casa del Milan dove servirà il giusto mix di serenità e rabbia affinché i biancocelesti riescano a riprendersi tutto quello che gli è stato tolto.


PSICOLOGO
Inzaghi in questi giorni si è vestito da psicologo per continuare a mordere l’obiettivo e non perdere la testa nel momento cruciale della stagione. E così ecco immediata la carezza per il suo figlioccio Immobile: «Il ragazzo è tranquillo, mi dispiace che ci si focalizzi solo sul fatto che non segni. Io vorrei sottolineare i suoi chilometri fatti con l’Udinese e l’assist per Caicedo. Poi certo, si chiama Immobile e tutti si aspettano i gol. Io guardo le prestazioni, non si deve giudicare solo dalle reti». Poi da abile stratega rimarca un concetto importante: «Non guardo più il calendario e le altre, si perdono solo le energie, non si può incidere su queste cose. Speriamo di fare una partita importante, contro una squadra che spesso ci ha messo in difficoltà». Eh già perché il Chievo proprio perché già retrocesso può essere una scheggia impazzita del campionato. Ecco perché il tecnico biancoceleste ha lavorato molto più sulla testa dei suoi calciatori che sui muscoli: «Dobbiamo tenere alto l’approccio, la partita è scomoda, il Chievo ha una classifica bugiarda, ci ha creato problemi all’andata, ha pareggiato anche contro Inter e Atalanta, se la giocherà nel migliore dei modi». 

APPROCCIO

La Lazio non ha scelta deve vincere e sperare che le altre lì davanti perdano punti. Di bonus se ne è già giocati troppi e ora non ha più alternative. «La cattiveria agonistica non deve mancare mai. L’abbiamo vista due giorni fa per 50 minuti, poi quando pensavamo fosse tutto sistemato abbiamo avuto un calo nella ripresa. Serve ferocia, sappiamo che siamo in ritardo, non possiamo fare calcoli e guardare le partite» sottolinea Inzaghi che alza il vessillo di Immobile per riconquistare l’impero. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero