Dalla “Buca” di Piacenza all’Olimpico di Roma. Quando il calcio è un affare di famiglia. Simone e Pippo Inzaghi, fratelli contro, solo sul campo. Sabato...
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LA BUCA
San Nicolò a Trebbia, frazione del comune di Rottofreno, poco distante dal centro di Piacenza. La prima sfida tra i fratelli Inzaghi si gioca sul campo in cemento che separa gli edifici della scuola media da quella elementare. Un’arena con tanto di spalti. La chiamano la “Buca” perché leggermente infossata rispetto al livello della strada. Suona la campanella. Si fanno le squadre: Simone, classe ’76, tre anni in meno di Pippo, è il più tecnico e il più ambito. Non c’è arbitro. Si gioca e si sogna ad occhi aperti, ma è impossibile immaginare le loro carriere e i loro incroci. Dagli 11 minuti giocati insieme in Nazionale alla lotta per lo scudetto del 2000 fino al Bologna-Lazio di due anni fa. Intrecci ed emozioni che arricchiscono due storie ancora tutte da scrivere.
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Il Messaggero