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Euforia Sarri. Non sta nella pelle il tecnico per la vittoria sull’Inter. Un successo fondamentale che potrebbe dare entusiasmo e ancora più consapevolezza alla sua squadra. Il gioco ancora non è al livello che vuole, ma oggi contava vincere ed è accaduto nella maniera più dirompente possibile. Il tecnico elogia i suoi e va subito con l’affondo sull’episodio incriminato. «Finiamola subito, noi non dovevamo buttare fuori nulla, casomai loro quando avevano il pallone», dice subito il tecnico della Lazio senza girarci tanto attorno.
Sarri: «Vittoria bella e importante»
L’EPISODIO INCRIMINATO. «Quando Dimarco rimane in terra il pallone ce l’ha l’Inter e va al tiro in porta. Se loro vanno al tiro, ci andiamo anche noi. La situazione è chiara: andando alla conclusione hanno legittimato tutto. Poi c’è un regolamento ben preciso: queste scene si vedono solo in Italia, nessuno mai protesta se c’è un uomo a terra».
LA REAZIONE. «Siamo andati sotto su rigore, ma eravamo in partita contro una squadra che stava facendo bene. Abbiamo comunque avuto situazioni anche nel primo tempo. Poi c’è stato l’episodio e abbiamo capovolto la partita».
IL ROSSO A LUIZ FELIPE. «Ramos mi ha detto che lui stava solamente andando a salutare Correa, che non era sua intenzione litigare. Lì c’è stato un fraintendimento clamoroso. Felipe Anderson è stato aggredito ripetutamente: io sono stato squalificato per atteggiamento intimidatorio. Mi aspettavo, perciò, un rosso».
BASIC E NO LUIS ALBERTO. «La scelta era volta alla solidità. Quindi i giocatori di intensità e dinamismo ci fanno comodo: questi sono buone fondamenta, poi ci possiamo costruire sopra tanto. Chiaro poi che Luis Alberto è un giocatore importante che non ci tornerà comodo, ma di più. La scelta di Basic era per questo».
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