Bastano tre minuti per togliere un posto Champions dalle mani della Lazio che sembrava già assaporarlo. Epilogo peggiore non lo si poteva immaginare. Ancora una volta...
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TRE MINUTI DI FOLLIA
Autogol di Perisic su tiro di Marusic per il vantaggio dei padroni di casa, pari contestato di D’Ambrosio (fallo su Strakosha) e sul finale di primo tempo assist da applausi di Lulic per il gol di Felipe Anderson. Nella ripresa la Lazio controlla e gestisce bene il vantaggio. Anzi è lei a portare altri pericoli. Stavolta il Var vede bene e corregge l’errore di Rocchi che aveva assegnato un rigore per un mani di Milinkovic (tocca con la spalla). Ma come detto, la mancanza di maturità nel chiudere e nel gestire le gare per novanta minuti condanna Immobile e compagni. Strakosha sbaglia un rinvio e costringe de Vrij (lupus in fabula) al fallo da rigore. Icardi segna e raggiunge immobile in cima alla classifica marcatori (minuto 78). Lulic si fa espellere (minuto 79) e Vecino con la testa (minuto 81) manda l’Inter in champions. La Lazio, seppur a pari punti 72, chiude al quinto posto. Lacrime.
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Il Messaggero